Un’analisi qualitativa dei bisogni degli anziani, fa capire come essi mettano al centro delle proprie aspettative la possibilità della permanenza nel proprio domicilio.
Continuare a vivere in casa e nel proprio tessuto sociale costituisce non solo un valore affettivo ma anche uno stimolo continuo di mantenimento dell’autonomia, in un’ottica di prevenzione di quegli elementi acceleratori della senilità come l’isolamento, il senso di inutilità, la depressione.
Il mantenimento dell’anziano nella sua casa diventa condizione insostituibile per una buona qualità della vita. Acquista significato quindi il suo inserimento in una rete sia formale (strutture socio-sanitarie) sia informale (parenti, vicini, volontariato): una sinergia di azioni con l’integrazione delle funzioni e sostegni forniti dal servizio pubblico e il supporto del privato convenzionato e del volontariato.
Ma, purtroppo, anche a Siena, dato che l’accessibilità ai servizi pubblici sta diventando sempre più problematica, si ricorre sempre più frequentemente alle prestazioni di assistenza e aiuto di personale non qualificato o anche immigrati quasi sempre privi di qualsiasi formazione.La parola chiave diviene quindi: “integrazione” dei servizi di sostegno per il mantenimento dell’anziano a domicilio; un sostegno che, nella nostra visione, non è rappresentato dalla presenza di badanti ma, come sta avvenendo ormai in molte realtà italiane ed europee dallo sviluppo, diffusione, realizzazione, pubblicizzazione di servizi anche in parte esistenti, per rendere di contro anche più efficace l’opera da prestare verso i non-autosufficienti non assistibili a domicilio.A Siena, in questo campo, possiamo dire di non essere gli ultimi, anche se molto resta da fare e a questo fine, socialmente utile, andrebbero rivolte una parte maggiore delle risorse aggiuntive che Siena ha rispetto a tutte le altre province italiane.
Forza Italia – PdL
Coordinamento Comunale di Siena