"Anpi Siena denuncia la sottovalutazione del rischio di una assuefazione alla presenza pubblica di forze che attingono alla spazzatura della storia spacciandola come valori portanti"
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Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni del Comitato Provinciale Anpi di Siena, in seguito alla concessione di suolo pubblico a Forza Nuova.
SIENA. Mentre il paese assiste con sconcertato alle violenze portate dentro il Senato e nelle sue vicinanze, dalle forze che, più o meno dichiaratamente neofasciste, si schierano contro anche le semplice discussione di una legge fondamentale per adeguare il conseguimento della cittadinanza alle nuove dinamiche sociali,
mentre i vertici del parlamento hanno sospeso e sanzionato quegli organi periferici che nella competizione elettorale appena trascorsa hanno glissato colpevolmente sulla ammissibilità di simboli, programmi e slogan dichiaratamente neo fascisti,
mentre alcune forze politiche si sono permesse il lusso di alimentare l’infondato discorso della plausibilità di una proposta neofascista, come quella portata avanti a Lucca, stringendo alleanze e portando acqua a forze altrimenti minoritarie, marginali e ininfluenti,
apprendiamo che è stato concesso l’uso del suolo pubblico per la raccolta firme a quello stesso soggetto politico – Forza Nuova- che avrebbe dovuto essere posto sotto inchiesta per apologia di fascismo.
Anpi Siena denuncia la sottovalutazione del rischio di una assuefazione alla presenza pubblica di forze che non fanno mistero di attingere alla spazzatura della storia e di spacciarla come valori portanti; richiama i soggetti istituzionali competenti all’adempimento dei propri compiti – inclusa la prevenzione e la repressione di manifestazioni sanzionate dalla Legge Mancino-; auspica che chiunque si senta offeso dal via libera alla propaganda xenofoba e neofascista, sappia trovare risposte democratiche alla provocazione e voglia farsi portavoce di un messaggio, rivolto alle forze politiche di elezione ed alle istituzioni, statali, comunali, ed alle forze dell’ordine, di protesta e di richiamo alla difesa dei valori costituzionali e democratici.
L’Amministrazione comunale ha preso in carico la proposta di chiudere l’accesso agli spazi pubblici, al democratico confronto di idee, a chi fa della militanza antidemocratica e anticostituzionale la propria bandiera; la proposta è stata consegnata con il corredo di centinaia di firme; non possiamo non registrare, con crescente preoccupazione, l’incertezza sulla data in cui tale proposta verrà discussa e speriamo che questa sia l’ultima volta in cui si debba chiedere il rispetto delle leggi agli stessi soggetti che le tutelano e che il governo della città imbocchi senza esitazione la strada della chiusura alla via di fuga neofascista.