SOVICILLE. Il consiglio comunale, convocato su richiesta delle minoranze, svoltosi sabato 14 febbraio, ha discusso ampiamente sulle prospettive future del sedime aeroportuale alla luce del recente bando di gara emanato dall’ENAC. In chiusura del dibattito, il Consiglio ha approvato un o.d.g. presentato dalla maggioranza che sostanzialmente riafferma la scelta di prevedere per Ampugnano la sola destinazione ad attività aeroportuale e respinto quello presentato dalle minoranze che prospettava la necessità di richiedere la sospensione della gara e contemporaneamente la richiesta del passaggio al demanio comunale del sedime aeroportuale per destinarlo ad attività sociali e produttive (Parco agricolo, produzione fotovoltaica, sviluppo energie alternative ecc.) ben più vantaggiose sul piano economico come dimostrano le numerose esperienze in Europa di utilizzo di aeroporti dismessi.
I consiglieri PD di Sovicille e il Sindaco in prima persona hanno, ancora una volta, perso l’occasione per riscattarsi rispetto alle scelte scellerate del passato.
Di fronte alle forti e fondate ragioni emerse nel dibattito, sulla necessità di acquisire il demanio aeroportuale senza che su esso gravasse un futuro gestore dell’aeroporto (e dunque si chiedesse all’Enac, quantomeno, la sospensione del bando), la maggioranza non ha saputo far altro che confermare la propria linea di continuità con la passata Amministrazione.
Per giustificare le scelte su Ampugnano, come nel passato, quando si inventarono che sarebbe servito alla Flora Amiata per esportare i fiori in Olanda; poi con l’ampliamento per il Giubileo per far giungere a Siena i pellegrini (cosa mai avvenuta perché i lavori finirono nel 2003); poi per i manager del MPS; poi per il turismo d’élite; poi per la Novartis, così ora hanno tirato in ballo i voli umanitari e la protezione civile .
ORA, che si sono accorti che la concessione per Aviazione Generale, prevista dal bando. non consentirà alcuno sviluppo di tipo commerciale né occupazionale e che al massimo potranno volare aerotaxi, piccoli aerei privati, aeroclub, ecc., si sono inventati la indispensabilità dell’Aeroporto per far diventare l’ospedale delle Scotte polo strategico per i trapianti e per la protezione civile. La cosa strana è che quando l’aeroporto funzionava, i voli umanitari in un anno si contavano sulle dita di una mano e che la protezione civile non ha mai usato Ampugnano come base per i suoi interventi perché già dispone di altre basi (Causa, Monticiano.). Queste giustificazioni servono solo a mettere in cattiva luce coloro che si oppongono a una nuova avventura, che in passato è costata più di dieci milioni di euro, additandoli come coloro che si oppongono allo sviluppo della buona sanità sul nostro territorio. Non è così; i fatti lo dimostreranno. Ciò che è sicuro è che Sovicille ha rinunciato ad acquisire il demanio aeroportuale, libero da pesi e gravami, che le avrebbe consentito progetti economici e sociali di grande rilievo.
L’Amministrazione di Sovicille, prona ai voleri insipienti di Siena, ha ubbidito. Ahimè, invano scrisse Manzoni, cap. XXV dei Promessi Sposi “…il coraggio non doveva mancarvi al bisogno”. Poiché, al contrario, il coraggio al Comitato non manca, sarà suo compito, nel caso aggiudicazione della gara, controllare:
1°) che la Regione non sprechi soldi pubblici stipulando convenzioni fasulle con l’eventuale gestore dell’aeroporto;
2°) che l’Amministrazione Comunale attivi comunque la procedura per l’acquisizione del demanio aeroportuale nel più breve tempo possibile, pur consapevoli che un bene gravato da una concessione, non sarà nella piena e totale disponibilità per i prossimi vent’anni.