SIENA. "L'avevamo già detto due anni fa!": potremmo vantarcene, noi "Amici senesi di Beppe Grillo", e invece non possiamo andarne fieri, perché si tratta di quel tragico buco nei bilanci della nostra Università che ora sta su tutti i giornali e che potrebbe anche rappresentare l'inizio della fine.
L'avevamo denunciato nel nostro video che aprì "Reset", lo spettacolo di Beppe Grillo a Siena del 2006 (http://it.youtube.com/watch?v=T9-h5j4Qfb0), ma nessuno ci prese sul serio e la stampa ci ignorò. E oggi si scopre che quel buco è arrivato addirittura a 145 milioni: assurdo per un Ateneo che ha goduto anche dei generosi contributi della Fondazione MPS.
Ancora non si sa esattamente come ciò sia potuto accadere. Si sa che l'Università per lunghi periodi ha dovuto scegliere se pagare gli stipendi o i contributi INPDAP (scegliendo gli stipendi e tacendo sui contributi non versati), e poi che da qualche anno il bilancio presenta strane voci per diversi milioni di euro. Comunque alla fine, come una bolla, lo scandalo è scoppiato: gli stipendi sembrano essere garantiti solo fino a dicembre 2008 mentre il governo ha deciso di tagliare ulteriormente i fondi (ma ora manderà anche un'ispezione) e le immatricolazioni sono in lieve ribasso. All'orizzonte anche la malaugurata ipotesi della trasformazione in fondazione privata, fortemente incoraggiata dall'attuale governo. Dopo 800 anni di gloriosa storia, il nostro Ateneo sembra aver imboccato la strada del declino.
Le facili colpe addossate alla stabilizzazione dei precari altro non sono che un paravento per la cattiva gestione delle risorse: i precari non hanno contribuito, finanziariamente parlando, al dissesto!
Noi aspettiamo i risultati delle indagini istituzionali, contando che i responsabili di questo sfascio (ed anche quelli che, pur non avendo responsabilità dirette, sapevano ed hanno taciuto), abbiano la sanzione che si meritano. Ma sin da ora dobbiamo cominciare a pensare al dopo e a cosa fare per evitare che nuovamente l'irresponsabilità o peggio torni ad essere sistema di governo.
Intanto ci domandiamo se, comunque si concluda la vicenda, non sia il caso di pretendere che l'Università sia riconsegnata alla comunità che la generò quasi mille anni fa e che per secoli l'aveva gestita e difesa così onorevolmente.
Ed abbiamo il sospetto che presto la nostra città verrà profondamente scossa da un grande terremoto politico-economico provocato dalla gestione del Monte dei Paschi. Ma ne riparleremo dopo l'assemblea dei soci, prevista per il 26 ottobre.
L'avevamo denunciato nel nostro video che aprì "Reset", lo spettacolo di Beppe Grillo a Siena del 2006 (http://it.youtube.com/watch?v=T9-h5j4Qfb0), ma nessuno ci prese sul serio e la stampa ci ignorò. E oggi si scopre che quel buco è arrivato addirittura a 145 milioni: assurdo per un Ateneo che ha goduto anche dei generosi contributi della Fondazione MPS.
Ancora non si sa esattamente come ciò sia potuto accadere. Si sa che l'Università per lunghi periodi ha dovuto scegliere se pagare gli stipendi o i contributi INPDAP (scegliendo gli stipendi e tacendo sui contributi non versati), e poi che da qualche anno il bilancio presenta strane voci per diversi milioni di euro. Comunque alla fine, come una bolla, lo scandalo è scoppiato: gli stipendi sembrano essere garantiti solo fino a dicembre 2008 mentre il governo ha deciso di tagliare ulteriormente i fondi (ma ora manderà anche un'ispezione) e le immatricolazioni sono in lieve ribasso. All'orizzonte anche la malaugurata ipotesi della trasformazione in fondazione privata, fortemente incoraggiata dall'attuale governo. Dopo 800 anni di gloriosa storia, il nostro Ateneo sembra aver imboccato la strada del declino.
Le facili colpe addossate alla stabilizzazione dei precari altro non sono che un paravento per la cattiva gestione delle risorse: i precari non hanno contribuito, finanziariamente parlando, al dissesto!
Noi aspettiamo i risultati delle indagini istituzionali, contando che i responsabili di questo sfascio (ed anche quelli che, pur non avendo responsabilità dirette, sapevano ed hanno taciuto), abbiano la sanzione che si meritano. Ma sin da ora dobbiamo cominciare a pensare al dopo e a cosa fare per evitare che nuovamente l'irresponsabilità o peggio torni ad essere sistema di governo.
Intanto ci domandiamo se, comunque si concluda la vicenda, non sia il caso di pretendere che l'Università sia riconsegnata alla comunità che la generò quasi mille anni fa e che per secoli l'aveva gestita e difesa così onorevolmente.
Ed abbiamo il sospetto che presto la nostra città verrà profondamente scossa da un grande terremoto politico-economico provocato dalla gestione del Monte dei Paschi. Ma ne riparleremo dopo l'assemblea dei soci, prevista per il 26 ottobre.
Gli Amici senesi di Beppe Grillo