Il presidente dei Motociclisti incolumi ricorda a Bezzini i rischi sulle strade
CHIANCIANO TERME. In riferimento alla nota di cordoglio diffusa dalla Provincia per l’incidente oooorso a Fabio Cardini. La prevenzione degli incidenti si ottiene con due strategie purtroppo poco seguite dalle amministrazioni italiane, esse consistono in:
1) Un programma di preparazione per chi guida (soprattutto se é un veicolo a due ruote)
2) Un miglioramento continuo delle infrastrutture che invece sono rimaste a 50 anni fa (valutereste “sicuro” un casco di 50 anni fa?).
I fattori di rischio che portano ad un incidente sono attribuibili spesso ad un errore umano (del conducente) ma anche (e spesso in modo pesante) a strade ed infrastrutture con punti ad alto rischio (i cosiddetti “black-points”) dovuti a asfalto usurato, buche, curve con scarsa visibilita, incroci a raso, accessi privati poco visibili, segnaletica inadeguata; tutte queste sono le “cause di incidenti” attribuibili alle infrastrutture.
Quando poi andiamo ad analizzare le “cause di lesi0ni” le infrastrutture hanno altrettante responsabilita per Pelevato numero di ostacoli fissi disseminati, in modo antiergonomico; una quantita di ostacoli fissi letali già a 40km/h quali: guard-rail ghigliottina, tombini, muretti a spigolo, lampioni e pali metallici (superflui e maldisposti), che in Italia uccidono centinaia di persone ogni anno e purtroppo anche nelle strade della Provincia di Siena vengono lasciati con una gravissima sottovalutazione del rischio.
La nostra Associazione da anni si batte per ridurre le vittime sulle strade, con incontri nelle scuole, corsi di guida sicura e suggerimenti tecnici forniti gratuitamente dai nostri ingegneri, ma stranamente la nostra esperienza é apprezzata pifi all’estero che in Italia.
Nel 2010 illustrai, proprio ai tecnici della Provincia di Siena, i black-points disseminati sulle strade e proposi soluzioni moderne ed economiche, ma i black-points sono rimasti tali e quali. Anzi, sono aumentati!
Nel 2012 abbiamo acquistato, con donazioni di motociclisti di tutta Italia, una moderna “protezione salva motociclisti” (il DR 46 Snoline) per mettere in sicurezza alcuni guardrail ad alto rischio, ma la Provincia di Siena ha preferito non disporre queste protezioni
(N .B. il Comune di Siena, cosciente dei rischi del guardrail, da anni li ha disposti in alcune curve pericolose).
Quindi faccio un appello al presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, perché sostenendo dei seri programmi di prevenzione si potrebbero evitare molte manifestazioni di cordoglio, che scientificamente non fanno prevenzione.
1) Un programma di preparazione per chi guida (soprattutto se é un veicolo a due ruote)
2) Un miglioramento continuo delle infrastrutture che invece sono rimaste a 50 anni fa (valutereste “sicuro” un casco di 50 anni fa?).
I fattori di rischio che portano ad un incidente sono attribuibili spesso ad un errore umano (del conducente) ma anche (e spesso in modo pesante) a strade ed infrastrutture con punti ad alto rischio (i cosiddetti “black-points”) dovuti a asfalto usurato, buche, curve con scarsa visibilita, incroci a raso, accessi privati poco visibili, segnaletica inadeguata; tutte queste sono le “cause di incidenti” attribuibili alle infrastrutture.
Quando poi andiamo ad analizzare le “cause di lesi0ni” le infrastrutture hanno altrettante responsabilita per Pelevato numero di ostacoli fissi disseminati, in modo antiergonomico; una quantita di ostacoli fissi letali già a 40km/h quali: guard-rail ghigliottina, tombini, muretti a spigolo, lampioni e pali metallici (superflui e maldisposti), che in Italia uccidono centinaia di persone ogni anno e purtroppo anche nelle strade della Provincia di Siena vengono lasciati con una gravissima sottovalutazione del rischio.
La nostra Associazione da anni si batte per ridurre le vittime sulle strade, con incontri nelle scuole, corsi di guida sicura e suggerimenti tecnici forniti gratuitamente dai nostri ingegneri, ma stranamente la nostra esperienza é apprezzata pifi all’estero che in Italia.
Nel 2010 illustrai, proprio ai tecnici della Provincia di Siena, i black-points disseminati sulle strade e proposi soluzioni moderne ed economiche, ma i black-points sono rimasti tali e quali. Anzi, sono aumentati!
Nel 2012 abbiamo acquistato, con donazioni di motociclisti di tutta Italia, una moderna “protezione salva motociclisti” (il DR 46 Snoline) per mettere in sicurezza alcuni guardrail ad alto rischio, ma la Provincia di Siena ha preferito non disporre queste protezioni
(N .B. il Comune di Siena, cosciente dei rischi del guardrail, da anni li ha disposti in alcune curve pericolose).
Quindi faccio un appello al presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, perché sostenendo dei seri programmi di prevenzione si potrebbero evitare molte manifestazioni di cordoglio, che scientificamente non fanno prevenzione.
Marco Guidarini – medico traumatologo
Presidents Associazione Motociclisti lncolumi