SIENA.Ha perfettamente ragione il Presidente della Repubblica quando invita la politica ad abbassare i toni del confronto, perché la politica, ovvero la tutela degli interessi generali, ha bisogno di un confronto serrato tra maggioranza ed opposizione, dove non ci siano equivoci né inciuci, dove però ci siano anche possibilità e spazi per parlare, senza mai lasciare la responsabilità del confronto alle tifoserie eccitate e violente. Questo vale naturalmente ed in eguale misura per maggioranza ed opposizione, che purtroppo, anche tramite la stampa di area, sembrano spesso affidare le proprie ragioni a chi più urla e a chi più insulta l’avversario sino a giungere a ciò che è accaduto domenica quando uno squilibrato, prima vittima di un clima di odio esasperato, aggredisce e ferisce gravemente il presidente Berlusconi. L’onorevole Bersani ha immediatamente condannato il gesto criminoso e si è recato in ospedale a portare la propria solidarietà a Berlusconi, dimostrando comportamenti di correttezza e responsabilità politica tali da porre un freno al degenerare della situazione.
C’è però necessità di trasferire questi atteggiamenti anche a Siena, dove alcuni irresponsabili, per interessi politici e/o personali, pescano nel torbido, pensando che in periferia non debbano valere le stesse regole che debbono valere a livello nazionale.
Facciamo riferimento a quanto avvenuto il 23 novembre quando, in occasione della manifestazione Governincontra, qualche parlamentare senese organizzò lo spettacolino del lancio di banane su esponenti del Governo, come se a Siena esista un abaco degli oggetti che si possono lanciare, tra cui rientrano le banane. In tale occasione abbiamo anche assistito al gesto di alcuni sindaci che per protesta si sono tolti la fascia tricolore, nonché all’esibizione di arroganza bullista di un parlamentare del PD nei confronti di un consigliere dell’opposizione seduto in sala. Facciamo però riferimento anche ai tentativi di intimidazione nei confronti di consiglieri comunali citati in giudizio per avere portato in consiglio problemi inerenti aziende partecipate che rifiutano quel controllo che è dovere istituzionale di ogni consigliere. Abbiamo assistito in consiglio comunale al tentativo portato avanti da alcuni consiglieri di maggioranza e da noi definito come squadrismo istituzionale, di impedire un concerto privato organizzato da Casa Pound.
Abbiamo assistito, sempre in consiglio comunale, al rifiuto di alcuni consiglieri di condannare l’aggressione del presidente del consiglio, aggressione definita su Facebook da uno degli stessi consiglieri “Miracolo a Milano”, salvo poi mettersi ad urlare ed insultare perché anche la maggioranza di sinistra aveva ritenuto opportuno condannare pubblicamente il gesto criminoso.
Noi riteniamo che l’appello di Napolitano neanche a Siena possa essere disatteso e soprattutto continuiamo a credere che coloro che si occupano di politica abbiano anche il dovere di atteggiamenti responsabili, che siano di esempio per gli altri cittadini e che non possano confondere i loro comportamenti con quelli delle tifoserie violente ed irresponsabili. Noi riteniamo infine che il confronto debba essere dialettico e non muscolare, che ognuno, nel portare avanti le proprie ragioni, non debba mai dimenticare quelle del suo avversario e viceversa. Tutto ciò in nome del buon senso e dell’interesse di quella comunità civica che tale mandato ci ha affidato.
Agostino Milani
C’è però necessità di trasferire questi atteggiamenti anche a Siena, dove alcuni irresponsabili, per interessi politici e/o personali, pescano nel torbido, pensando che in periferia non debbano valere le stesse regole che debbono valere a livello nazionale.
Facciamo riferimento a quanto avvenuto il 23 novembre quando, in occasione della manifestazione Governincontra, qualche parlamentare senese organizzò lo spettacolino del lancio di banane su esponenti del Governo, come se a Siena esista un abaco degli oggetti che si possono lanciare, tra cui rientrano le banane. In tale occasione abbiamo anche assistito al gesto di alcuni sindaci che per protesta si sono tolti la fascia tricolore, nonché all’esibizione di arroganza bullista di un parlamentare del PD nei confronti di un consigliere dell’opposizione seduto in sala. Facciamo però riferimento anche ai tentativi di intimidazione nei confronti di consiglieri comunali citati in giudizio per avere portato in consiglio problemi inerenti aziende partecipate che rifiutano quel controllo che è dovere istituzionale di ogni consigliere. Abbiamo assistito in consiglio comunale al tentativo portato avanti da alcuni consiglieri di maggioranza e da noi definito come squadrismo istituzionale, di impedire un concerto privato organizzato da Casa Pound.
Abbiamo assistito, sempre in consiglio comunale, al rifiuto di alcuni consiglieri di condannare l’aggressione del presidente del consiglio, aggressione definita su Facebook da uno degli stessi consiglieri “Miracolo a Milano”, salvo poi mettersi ad urlare ed insultare perché anche la maggioranza di sinistra aveva ritenuto opportuno condannare pubblicamente il gesto criminoso.
Noi riteniamo che l’appello di Napolitano neanche a Siena possa essere disatteso e soprattutto continuiamo a credere che coloro che si occupano di politica abbiano anche il dovere di atteggiamenti responsabili, che siano di esempio per gli altri cittadini e che non possano confondere i loro comportamenti con quelli delle tifoserie violente ed irresponsabili. Noi riteniamo infine che il confronto debba essere dialettico e non muscolare, che ognuno, nel portare avanti le proprie ragioni, non debba mai dimenticare quelle del suo avversario e viceversa. Tutto ciò in nome del buon senso e dell’interesse di quella comunità civica che tale mandato ci ha affidato.
Agostino Milani