In primo luogo quella presentata da AN/PDL e FI verso il PDL non è la prima interrogazione sulla TIA. Già a Marzo presentammo un’interrogazione nella quale chiedevamo spiegazioni sull’IVA e l’Assessore Bianchi rispose dicendo che eravamo (all’epoca) in attesa di un chiarimento giurisprudenziale sulla materia.
Un chiarimento che, come ormai è vicenda nota, è arrivato, a Luglio di quest’anno, con la definitiva pronuncia della Corte Costituzionale sulla natura tributaria della tariffa di smaltimento rifiuti e conseguente illegittimità dell’IVA sulla stessa.
Vogliamo dire alla maggioranza e al Consigliere Ranieri che ci congratuliamo con loro per essersi accorti adesso del problema ( e dobbiamo dire ad onor del vero che ultimamente sono stranamente piuttosto attenti ai problemi dei cittadini), ma che, come al solito, hanno traslato il problema su un piano di responsabilità del governo centrale per mascherare loro evidenti carenze di gestione del servizio smaltimento rifiuti che sono esclusivamente a loro carico dal momento che governano da sempre in questa città ed esercitano un controllo politico su Siena Ambiente fin dalla sua nascita.
La sua parte, comunque, il Governo l’ha già fatta con un emendamento dell’on. Leo (PDL) alla finanziaria 2010, emendamento dove si riconosce alle persone fisiche la possibilità di vedersi rimborsata l’IVA attraverso la prossima dichiarazione dei redditi.
Il vero problema è un altro e per comprenderlo occorre anche ricostruire storicamente la vicenda TIA.
Edoardo Ronchi, esponente politico di sinistra, con il famoso decreto ministeriale del 1997 imponeva il passaggio da TARSU a TIA (tariffa di igiene ambientale) come obbligatorio per i Comuni. Un passaggio che però poteva essere procrastinato, tant’è che ad oggi molti Comuni ancora applicano la TARSU. Tuttavia a Siena i nostri amministratori potevano farsi sfuggire l’occasione di adempiere ad un autorevole ordine proveniente da un governo di sinistra? Assolutamente no ed infatti il nostro comune passò a TIA con conseguente applicazione dell’IVA in quanto fino a Luglio 2009 era considerata prestazione di servizio a differenza della ricordata TARSU dalla quale l’IVA risulta esente (su una imposta non si può pagarne un’altra).
Il fatto poi che Siena Ambiente dal Luglio 2009 abbia continuato, malgrado la Sentenza già citata, ad emettere fatture gravate di IVA questo è un altro e ben più importante problema.
Dal momento che, era pacifico che la Sentenza avrebbe portato ad un intervento normativo si poteva tranquillamente sospendere la riscossione dell’IVA, che adesso infatti andrà rimborsata e proprio per questo, sin da adesso, CHIEDIAMO DECURTAZIONE DALLE PROSSIME BOLLETTE dell’IVA INDEBITAMENTE RISCOSSA.
I motivi di questa attesa sono a noi, come a molti cittadini, ignoti ed inspiegabili. Forse l’unica spiegazione può sussistere (ma ragioniamo per ipotesi) nel tentativo di avere altro denaro liquido fumante da disporre immediatamente malgrado sia noto, e non vogliamo entrare in questa polemica, che Siena Ambiente ha regolarmente versato l’IVA allo Stato e anche in questo caso l’avrebbe sicuramente in futuro fatto.
Alla luce di quanto sopra esposto siamo convinti che i cittadini abbiano perfettamente capito che le colpe sono esclusivamente da ricondurre alla sinistra locale e nazionale e ogni tentativo di imputarle lal governo risulta, al pari di quello sulla crisi dell’Università, soltanto l’ennesimo tentativo di addossare ad altri le proprie responsabilità.
Michele Capitani AN/PDL
Agostino Milani AN/PDL