POGGIBONSI. Avendo preso atto della situazione dell’Istituto Roncalli di Poggibonsi non da incontri individuali ma nelle assemblee con tutto il personale in diversi periodi dell’anno, negli incontri con i genitori e gli studenti e con i membri del Consiglio d’Istituto, rifiutiamo con forza la banalizzazione che contrappone il silenzio dei bravi, che fanno il loro dovere in silenzio, al lamento rumoroso e strumentale per fini personali dei furbi protetti dai Sindacati.
Altresì rifiutiamo la riconduzione del tutto a qualche permesso giustamente o ingiustamente negato.
Se così fosse stato, genitori, studenti e docenti non avrebbero avuto bisogno di farsi sentire mezzo stampa: il contenzioso, così come tutti quelli avuti, si sarebbe risolto davanti al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Siena, o al Giudice del lavoro secondo una prassi sindacale consolidata.
Il problema è più complesso ed investe l’intero clima dentro l’istituto: non lo dicono i “furbi” (fra l’altro sempre più pochi dentro le scuole portate avanti con difficoltà proprio dal lavoro generoso e consapevole dei più, che sono tanti ma non per questo zitti, anche al Roncalli), lo dicono i fatti e le persone che nelle assemblee (poche rispetto alle problematiche che in questi mesi hanno investito la scuola pubblica, ma forse per alcuni questo è un punto di vista: meglio lasciar fare al manovratore senza pretendere di aver qualcosa da dire) hanno più volte denunciato il clima poco sereno se non conflittuale dovuto all’arbitrarietà con cui vengono lette le norme, concessi o non concessi gli spazi alle componenti del Consiglio d’Istituto.
Non entriamo nel merito di cose che ci auguriamo saranno gli stessi docenti, studenti e genitori a precisare, ma stiamo ai fatti che competono a Sindacati quali siamo, cui stanno a cuore le persone, i docenti come gli studenti, il personale tecnico amministrativo come i genitori.
E’ innegabile che, sollecitati dal personale, abbiamo da mesi chiesto un incontro con la Dirigenza dell’istituto per discutere di quegli elementi contrattuali (criteri per la fruibilità di ferie e permessi, avanzamento delle fasi contrattuali, distribuzione del fondo d’istituto…) che avrebbero potuto dare maggior serenità alla vita della scuola, nella nostra convinzione che è meglio prevenire che curare, è meglio che ciascuno sappia con certezza, e senza l’ambiguità dell’arbitrato, quali siano i diritti ed i doveri. Altro che protezione dei furbi! Crediamo sia tutela stessa dei dirigenti arrivare alla definizione di quegli elementi che eliminando interpretazioni personali delle norme contrattuali rendono i lavoratori consapevoli anche dei propri errori. Il contrario è l’assoluta delega all’arbitrio, lesivo dell’immagine degli stessi dirigenti scolastici e non solo.
Non ci si accusi dunque di cattive intenzioni. Il fatto vero è che questi incontri, richiesti da mesi, unitamente agli incontri richiesti dalle RSU, probabilmente per i tanti impegni che portano la Dirigente a non essere presente a scuola nelle prime tre o quattro ore di lezione, non ci sono mai stati e sono stati sostituiti da missive non sempre chiare fra Dirigenza e Sindacati provinciali. Peccato. Ci avrebbero fatto piacere, non per noi quanto per la trasparenza cui questi incontri portano, innalzando la qualità delle relazioni democratiche fra le parti e dentro la scuola.
Insieme alla rappresentanza degli studenti, dei docenti, dei genitori, (non dei furbi), con i quali ci siamo incontrati in più occasioni, abbiamo scelto di porre il problema, non per chiedere dimissioni, ma per prendere atto della realtà e con generosità ed impegno modificarla.
Ribadiamo la necessità di dare soluzione al conflitto che si è aperto dentro l’istituto prima della sua acutizzazione all’inizio del prossimo anno scolastico, poiché crediamo che in un momento così difficile per la scuola secondaria ci sia bisogno di concentrarsi sul mantenimento e sullo sviluppo della sua qualità piuttosto che sulla continuazione di un contenzioso che vede tutti perdenti.
Chiediamo che sulla questione dell’Istituto Roncalli intervengano i Dirigenti dell’Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale, attraverso un incontro con le rappresentanze di studenti, docenti e non docenti, genitori e parti sociali e in altri modi che riterranno più opportuni per dare soluzione ad una vicenda che ha già consumato energie molto più utili altrove.
Lorenzo Micheli (Segr. Gen. FLC CGIL Siena)
Alessandra Agabiti (Segr. Gen. CISL SCUOLA Siena)
Altresì rifiutiamo la riconduzione del tutto a qualche permesso giustamente o ingiustamente negato.
Se così fosse stato, genitori, studenti e docenti non avrebbero avuto bisogno di farsi sentire mezzo stampa: il contenzioso, così come tutti quelli avuti, si sarebbe risolto davanti al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Siena, o al Giudice del lavoro secondo una prassi sindacale consolidata.
Il problema è più complesso ed investe l’intero clima dentro l’istituto: non lo dicono i “furbi” (fra l’altro sempre più pochi dentro le scuole portate avanti con difficoltà proprio dal lavoro generoso e consapevole dei più, che sono tanti ma non per questo zitti, anche al Roncalli), lo dicono i fatti e le persone che nelle assemblee (poche rispetto alle problematiche che in questi mesi hanno investito la scuola pubblica, ma forse per alcuni questo è un punto di vista: meglio lasciar fare al manovratore senza pretendere di aver qualcosa da dire) hanno più volte denunciato il clima poco sereno se non conflittuale dovuto all’arbitrarietà con cui vengono lette le norme, concessi o non concessi gli spazi alle componenti del Consiglio d’Istituto.
Non entriamo nel merito di cose che ci auguriamo saranno gli stessi docenti, studenti e genitori a precisare, ma stiamo ai fatti che competono a Sindacati quali siamo, cui stanno a cuore le persone, i docenti come gli studenti, il personale tecnico amministrativo come i genitori.
E’ innegabile che, sollecitati dal personale, abbiamo da mesi chiesto un incontro con la Dirigenza dell’istituto per discutere di quegli elementi contrattuali (criteri per la fruibilità di ferie e permessi, avanzamento delle fasi contrattuali, distribuzione del fondo d’istituto…) che avrebbero potuto dare maggior serenità alla vita della scuola, nella nostra convinzione che è meglio prevenire che curare, è meglio che ciascuno sappia con certezza, e senza l’ambiguità dell’arbitrato, quali siano i diritti ed i doveri. Altro che protezione dei furbi! Crediamo sia tutela stessa dei dirigenti arrivare alla definizione di quegli elementi che eliminando interpretazioni personali delle norme contrattuali rendono i lavoratori consapevoli anche dei propri errori. Il contrario è l’assoluta delega all’arbitrio, lesivo dell’immagine degli stessi dirigenti scolastici e non solo.
Non ci si accusi dunque di cattive intenzioni. Il fatto vero è che questi incontri, richiesti da mesi, unitamente agli incontri richiesti dalle RSU, probabilmente per i tanti impegni che portano la Dirigente a non essere presente a scuola nelle prime tre o quattro ore di lezione, non ci sono mai stati e sono stati sostituiti da missive non sempre chiare fra Dirigenza e Sindacati provinciali. Peccato. Ci avrebbero fatto piacere, non per noi quanto per la trasparenza cui questi incontri portano, innalzando la qualità delle relazioni democratiche fra le parti e dentro la scuola.
Insieme alla rappresentanza degli studenti, dei docenti, dei genitori, (non dei furbi), con i quali ci siamo incontrati in più occasioni, abbiamo scelto di porre il problema, non per chiedere dimissioni, ma per prendere atto della realtà e con generosità ed impegno modificarla.
Ribadiamo la necessità di dare soluzione al conflitto che si è aperto dentro l’istituto prima della sua acutizzazione all’inizio del prossimo anno scolastico, poiché crediamo che in un momento così difficile per la scuola secondaria ci sia bisogno di concentrarsi sul mantenimento e sullo sviluppo della sua qualità piuttosto che sulla continuazione di un contenzioso che vede tutti perdenti.
Chiediamo che sulla questione dell’Istituto Roncalli intervengano i Dirigenti dell’Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale, attraverso un incontro con le rappresentanze di studenti, docenti e non docenti, genitori e parti sociali e in altri modi che riterranno più opportuni per dare soluzione ad una vicenda che ha già consumato energie molto più utili altrove.
Lorenzo Micheli (Segr. Gen. FLC CGIL Siena)
Alessandra Agabiti (Segr. Gen. CISL SCUOLA Siena)