"Se nella 2° votazione risulta eletto il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei votanti, la parola “votanti” non si può interpretare con “voti”"
SIENA. Con grande stupore apprendo delle reazioni di molti docenti e anche tecnici-amministrativi al comunicato di ieri dell’USB sul peso della partecipazione al voto del personale contrattualizzato nella seconda votazione per l’elezione del Rettore che si svolge il 22 giugno.
Non si tratta di interpretazione quella di USB, la parola “votante” è altro da “voto”, non sono sinonimi e neppure assimilabili. Quindi, se leggiamo lo Statuto dell’Università di Siena, non di interpretazione, ma di fatto si tratta, ed è ciò che abbiamo evidenziato.
Se nella seconda votazione risulta eletto il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei votanti, la parola “votanti” non si può
interpretare con “voti”. Inutile dire che si contano i votanti e poi si pondera il voto. Il periodo del comma 4 articolo 27, termina con la parola votanti.
Questo articolo è stata scritto da alcuni componenti della Commissione Statuto, approvata dalla stessa, con i voti contrari del personale tecnico e amministrativo e degli studenti, approvata dal Senato, dal CdA e dal MIUR nel 2012. I critici della posizione di USB si leggano i verbali della Commissione e se la prendano con gli organi citati sopra che lo hanno approvato. Noi abbiamo il solo difetto di aver letto la norma e aver richiamato l’attenzione su cosa prevedesse.
Inutile, oggi, dire ma lo Statuto è scritto male. Lo Statuto è approvato dal 2012 e nessuno, nessuno, fino a ieri aveva riscontrato questo errore. Quattro anni sono passati dalla sua approvazione. Per essere chiari poi per USB l’errore sta nella ponderazione, quindi nella prima fase di voto e nel ballottaggio, perché si ritiene che il personale contrattualizzato meriti un ruolo nell’elezione del Rettore paritario con tutte le componenti della Comunità Universitaria, ma questa è una interpretazione.
La norma però dice una cosa chiara.
USB è animata da un principio: il giusto riconoscimento del personale tecnico e amministrativo nella Comunità universitaria. Da questo ci siamo mossi e il fatto che la norma citata, art 27 comma 4 dello Statuto, ci dia ragione, ci rende convinti di dover difendere quel principio, e lo abbiamo fatto.
Saranno le lavoratrici ed i lavoratori a dirci oggi, dopo il termine delle procedure elettorali, se avranno colto il senso del nostro comunicato.
La Commissione Elettorale vedrà quale decisione assumere e se lo riterrà necessario andrà contro quanto previsto dallo Statuto di cui noi abbiamo dato lettura puntuale. Ognuno tragga le sue conclusioni, si faccia la sua idea, oggi però l’Università esce con immagine poco limpida sia se guardiamo alla scrittura delle regole e al loro rispetto, sia se guardiamo alla tenuta della Comunità Universitaria.
Non puntate il dito contro chi vi indica che il re è nudo. Guardate il re!
Lorenzo Costa coordinatore di USB Università di Siena