Il gruppo di studenti non ravvede un cambio di passo nelle "promesse elettorali" dei tre candidati. E prende una posizione forte
SIENA. Le elezioni del nuovo Rettore dell’Università degli Studi di Siena sono ormai alle porte e noi, come rappresentanza studentesca, sentiamo il bisogno di esprimerci pubblicamente a riguardo.
Assistiamo ormai da settimane a questo teatrino di campagna elettorale, durante la quale tutti i candidati hanno espresso la loro posizione su ciò che dovrebbe fare l’Amministrazione nei prossimi sei anni e facendo promesse, più o meno realizzabili, nel tentativo di accaparrarsi voti. Notiamo con dispiacere che in questa campagna abbiamo spesso assistito a interventi monopolizzati da tematiche care solo ad alcune componenti della comunità accademica, lasciando in secondo piano tematiche e problemi riguardanti la comunità nel suo complesso.
Anche quelle poche parole spese su argomenti più cari alla comunità studentesca, quali la didattica o i servizi offerti e gli investimenti, non ci hanno soddisfatti, in quanto non riusciamo a ravvisare, nelle parole di nessuno dei tre candidati, una netta inversione di marcia rispetto a quanto portato avanti dall’Amministrazione durante il mandato rettorale che sta volgendo al termine.
Inoltre nessuno degli aspiranti rettori ha saputo darci risposte convincenti, come purtroppo ci aspettavamo, per quanto riguarda gli spazi di democrazia all’interno degli organi di Ateneo nei quali, arrivati ormai quasi a compimento del disegno progettato con la cosiddetta Legge Gelmini, la rappresentanza studentesca è quasi un elemento “folkloristico” e uno strumento di legittimazione delle scelte che in quegli stessi organi vengono prese.
È per questo che abbiamo deciso di prendere una posizione forte e vogliamo far sapere a tutta la nostra categoria di riferimento, quella studentesca, che ci asterremo da questa votazione, coscienti che, in ogni caso, il vincitore sarà la nostra controparte.
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