Non era in disccusioen Siena, che ha investito in ricerca ed sviluppo
SIENA. Sono salvi gli stabilimenti italiani della Whirpool. La firma dell’accordo, dopo un braccio di ferro lungo due mesi e mezzo, è arrivata stamani a Palazzo Chigi. C’erano, con i sindacati, anche i rappresentanti della Regioni nei cui territori la Whirpool è presente.
Lo stabilimento senese della Whirpool era già salvo e non era stato messo in discussione nel piano industriale presentato ad aprile al Ministero: quel piano contestato che prevedeva più di una chiusura, poi superato. “E’ successo perché in Toscana l’azienda ha investito in ricerca e sviluppo, con l’aiuto anche della Regione e contando sui bandi finanziati con risorse europee”, spiega l’assessore alla presidenza della Toscana Vittorio Bugli, presente a Palazzo Chigi.
“Grazie a quegli investimenti in ricerca lo stabilimento di Siena, specializzato in congelatori orizzontali, ha realizzato prodotti innovativi che alla fine gli hanno permesso di non essere messo in discussione – prosegue Bugli –. E’ la riprova che la globalizzazione non sempre porta alla delocalizzazione in paesi dove la manodopera costa di meno. Non accade, come in questo caso, quando ricerca e sviluppo sono in grado di creare un valore aggiunto tangibile”.
La Whirpool e l’unica azienda del settore del freddo rimasta in Toscana. Conta a Siena circa trecentocinquanta lavoratori. Ma progetto e gli investimenti finanziati con il bando regionale hanno coinvolto anche le imprese piccole e medie del’indotto, che di lavoratori ne contano un altro centinaio.