La Fim Cisl analizza la situazione delle aziende
SIENA. La nostra provincia sta vivendo una crisi profonda fino a pochi anni fa impensabile in particolare nel settore del camper. Molte aziende del territorio stanno vivendo un forte calo della domanda, con conseguenze sull’occupazione. La Rimor, nel mese di luglio, ha presentato presso il tribunale di Siena il concordato preventivo e a giugno ha chiuso il sito di Radicofani con una perdita di 70 posti di lavoro. Alla Trigano, ex CI-Caravan, siamo al quarto anno di solidarietà e per il prossimo autunno si parla già di altri 90 esuberi, dopo i circa 200 dipendenti già usciti dal ciclo produttivo. Mentre nella Sea Autocaravans, acquistata dalla Trigano SPA, con chiusura dello stabilimento di Trivolzio hanno perso il lavoro 145 persone, oggi ne restano 230 a Poggibonsi. Alla Giotti Line, da due anni in solidarietà, è stato presentato un concordato preventivo e oggi non vive per niente situazioni facili. Infine la PLA, azienda nata tre anni fa da Pierluigi Alinari, che oggi occupa 38 dipendenti, ma anche qui la crisi si fa sentire: calano gli ordini e la situazione si fa sempre più preoccupate .
“Stiamo vivendo oramai da anni una delle peggiori crisi delle aziende di camper della nostra provincia – spiega il coordinatore del settore per la Fim Cisl Siena-Grosseto, Giuseppe Cesarano – a cui si aggiunge tutto l’indotto, che inevitabilmente dal 2009 sta subendo serie ripercussioni con perdite di posti di lavoro. Per la Fim Cisl forse è giunto il momento di ragionare su politiche di settore per industria del camper, unire le forze e le competenze di Rimor, PLA e Gitti Line per avere le dimensioni e le giuste sinergie per aggredire anche i nuovi mercati. Anche la politica in questo senso dovrebbe fare la propria parte. Il 2013 e stato un brutto anno e il 2014 si annuncia difficile, l’industria del camper è tra i settori produttivi e trainanti della nostra provincia. È opportuno quindi aprire subito una discussione per rilanciare questo importate settore produttivo”.