ROMA. Leggiamo con assoluto sconcerto un volantino del 23 aprile a firma “Segreteria nazionale Fiba Cisl”, in cui, in un crescendo sconclusionato, oscuro e provocatorio, si prendono, nei fatti, le distanze dalla sentenza del 13 aprile 2015 emessa dal Giudice del Lavoro del Tribunale di Siena, nell’ambito della discussione dei ricorsi presentati da una parte dei Lavoratori MPS esternalizzati in Fruendo. E’ una sentenza che “ha deliberato l’invalidità e l’inefficacia del trasferimento di azienda oggetto di controversia e ha condannato la Banca alla riammissione in servizio delle parti ricorrenti ed entrambe le Aziende al pagamento delle spese processuali”, come correttamente riportato in un comunicato delle Segreterie di coordinamento della Fisac CGIL di Gruppo Mps e di Fruendo.
Siccome la Fisac CGIL ha dato e dà un giudizio più che positivo su quella sentenza, chiamati o meno in causa dalla Fiba Cisl, noi riteniamo di fare la seguente breve precisazione: la vicenda a tutti nota del Monte Paschi, in cui le lavoratrici e i lavoratori senza avere nessuna responsabilità hanno dovuto pagare un prezzo pesantissimo a un presunto e non ancora compiuto risanamento, ha registrato un culmine negativo costituito dall’espulsione forzata di più di mille colleghi. Questo si è verificato senza alcuna reale motivazione economica, posto che, tra l’altro, le soluzioni prospettate dal Sindacato portavano vantaggi economici maggiori con il mantenimento dei lavoratori nel perimetro aziendale. La pervicace ostinazione dei manager della controparte, tutta politica e punitiva, e tesa soltanto a raggiungere l’obiettivo dell’esternalizzazione, ha portato la Fisac CGIL, a tutti i livelli e in piena coscienza, ad opporsi a tale operazione.
Ora, se per fortuna siamo ancora in uno stato di diritto in cui lavoratrici e lavoratori sono anche cittadini e nel quale una sentenza della Magistratura stabilisce l’illegittimità di un provvedimento riaprendo tra l’altro la porta a un negoziato sindacale che ripristini la giusta salvaguardia dei colleghi, dovremmo forse rammaricarcene?
Francamente non ci sembra il caso. Ci sembra opportuno invece continuare, a prescindere da cosa ne pensi l’estensore del volantino della Fiba, in Mps e in ogni azienda dove dovesse essere necessario, la nostra battaglia per il mantenimento dell’occupazione e per i diritti di chi lavora, contro le pretese dei banchieri che continuano ad attribuirsi megabonus e ad accanirsi contro il costo del lavoro ed i diritti dei Lavoratori.