La denuncia dei sindacati della Toscana sulla preoccupante situazione in essere
FIRENZE. “In Italia la condizione di lavoro dei Vigili del Fuoco è drammatica e la Toscana non è da meno. Sotto organico ormai da troppi anni, costretti a turni di lavoro estenuanti, soprattutto nel periodo estivo ma non solo, con richiami e rientri in straordinario sempre più frequenti, senza una assicurazione INAIL contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, alle prese con un governo che nasconde le verità e capace solo di fare propaganda. Nel 2030 la dotazione organica dei Vigili del Fuoco, considerando i pensionamenti dei prossimi anni, avrà una carenza tale per la quale si correrà il concreto rischio di non coprire l’intero territorio, semmai solo le città metropolitane. Sono questi alcuni dei temi che metteremo al centro dell’incontro con il ministro dell’Interno Piantedosi”. A dichiararlo sono Mauro Giulianella, coordinatore nazionale FP CGIL VVF, e Giancarlo Gori, coordinatore regionale FP CGIL VVF Toscana.
“Le conseguenze dei fenomeni atmosferici sempre più estremi con caldo al sud e grave maltempo al nord, come l’alluvione dello scorso Novembre in Toscana, il G7 alle porte, l’avvio della campagna antincendio boschiva, i servizi dei presidi rurali e acquatici, due corsi di formazione ancora in fase di avvio per circa 1280 aspiranti alla qualifica di capo squadra tra generici e di specialità: una somma di circostanze che mette in evidenza l’incapacità dell’Amministrazione di organizzare e pianificare le attività correlate al soccorso. A completare il quadro, il soccorso tecnico urgente quotidiano da garantire. Una situazione che, siamo convinti, sfiancherebbe anche ‘l’uomo bionico’”, proseguono.
“A questo stato di disagio – dicono ancora Giulianella e Gori – aggiungiamo il contratto scaduto, un ordinamento professionale che fa acqua da tutte le parti e un’amministrazione che non rispetta le corrette relazioni sindacali, scaricando le responsabilità del soccorso, in maniera poco rispettosa, sulla grande disponibilità del personale del Corpo che, per forma mentis, si presta in ogni occasione e per il bene della cittadinanza dimostrando grande professionalità”.
“I Vigili del Fuoco stanno lavorando con 4000 operativi e 2500 amministrativi (RTP) in meno rispetto al necessario, in Toscana le carenze in alcuni Comandi sono anche del 40% per il ruolo dei qualificati nel settore operativo e anche del 70% per gli amministrativi. Con sovraccarichi di lavoro a volte inaccettabili, alcune sedi devono rimanere chiuse per mancanza di personale, spesso succede che per sopperire a carenze di automezzi, lo stesso arrivi da molto lontano con un aumento considerevole dei tempi di intervento e un aggravio di stress per il personale, che si trova a condurre un mezzo pesante in emergenza per lunghi tragitti. Sempre nello scorso novembre il personale delle province di Firenze Prato e Pistoia, le più interessate dall’alluvione, per giorni e giorni è stato costretto a turni di 24 ore di lavoro e 24 di riposo lavorando tra l’altro con attrezzature spesso vetuste e inadeguate. Il ripiego allo straordinario è ormai ordinario. Qualcuno direbbe che siamo veramente alla frutta. Sono anni che il sindacato denuncia le criticità legate al soccorso tecnico urgente e ai carichi di lavoro eccessivi, ciò nonostante che le donne e gli uomini che operano sul territorio godano di un trattamento poco dignitoso: per questo vigileremo e se necessario chiameremo il personale a sostenere le iniziative di lotta”, concludono Giulianella e Gori.