Le richieste del sndacato: lavoro dignitoso, sicurezza e salario
SIENA. Nel comparto agricolo e del florovivaismo i rinnovi dei contratti nazionali di lavoro avvengono ogni 4 anni, ma dopo il primo biennio si rinnovano i contratti provinciali. La provincia di Siena è una realtà molto importante, dato che conta in agricoltura circa 11.000 addetti.
La piattaforma provinciale che FLAI CGIL, FAI CISL e UILA UIL hanno appena presentato alle controparti datoriali per il rinnovo del contratto affronta molti argomenti, ma tre sono i temi centrali sui quali le organizzazioni sindacali punteranno.
“Naturalmente – spiegano i sindacati – la questione del mercato del lavoro è la principale: c’è la necessità non più rinviabile di definire all’interno del contratto delle regole più stringenti, pur tenendo conto della particolarità dell’agricoltura legate anche alle condizioni climatiche, alle produzioni ed alle necessità contingenti; nello specifico bisogna mettere un limite all’utilizzo dei voucher e soprattutto creare delle regole chiare per l’utilizzo degli appalti da parte delle aziende agricole”.
“Vorremmo che l’eccellenza delle produzioni che rappresentano la Toscana e Siena nel mondo – aggiungono FLAI CGIL, FAI CISL e UILA UIL – possa significare anche un lavoro dignitoso ed adeguatamente retribuito e soprattutto che lo sfruttamento del lavoro e dei lavoratori non possa più esistere anche grazie alla valorizzazione di quelle aziende che invece operano nella piena legalità e nel rispetto dei contratti. La battaglia contro il caporalato e ogni forma di sfruttamento fa parte della nostra storia e continueremo a combatterla con grande determinazione”.
“Il secondo tema da affrontare nel rinnovo contrattuale – proseguono i sindacati – sarà la sicurezza: purtroppo anche questo è un tema sempre attuale, per il quale è necessario lavorare tutti in maniera più stringente per costruire una cultura della sicurezza e per far applicare quelle norme e regole che la legge prevede. In tal senso chiederemo l’istituzione di una figura ad hoc che in questo settore ancora non è presente, l’RLST (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale)”.
“Infine c’è la questione del salario” – concludono FLAI CGIL, FAI CISL e UILA UIL. “Chiederemo l’aumento salariale come avviene in tutte le contrattazioni – chiariscono le organizzazioni sindacali – e riteniamo che per quello che ha rappresentato e rappresenta l’agricoltura in Toscana e nella nostra provincia si possa dare un’adeguata risposta salariale non solo come aumento della paga base, ma anche attraverso la revisione di alcuni istituti contrattuali”.