
SIENA. Da Uls riceviamo e pubblichiamo.
“Da recenti indagini sulla soddisfazione dei cittadini viene fuori che il 70-80% degli italiani hanno avuto problemi nel prenotare una visita o un esame con il SSN. Non si può continuare ad accettare il lento declino di un diritto.
Le liste di attesa raggiungono troppo spesso tempistiche incompatibili con i bisogni di salute della popolazione che vuole usufruire della Sanità Pubblica. Andrebbe monitorato attentamente il ricorso al privato al quale ci si rivolge nella disperazione di fare al più presto un esame o una visita invece di attendere anche 12 mesi. Tanto è vero che nel recente report del CNEL, analizzato dalla Fondazione Gimbe, l’aumento della spesa sanitaria a carico delle famiglie italiane è aumentata del 27% circa rispetto al decennio 2012-2022.
Siamo davanti ad un fenomeno in aumento, quello della rinuncia alle cure da parte delle fasce più povere. Nonostante il D.L. 73/2024 decreto sulle liste d’attesa, senza stanziare risorse per ottenere risultati la situazione andrà sicuramente a peggiorare. Il sottofinanziamento del sistema che dura da anni, unito ad una programmazione sbagliata, carenze di medici e infermieri, le cui retribuzioni sono vergognosamente basse, porterà al collasso il SSN facendo largo alle assicurazioni sanitarie e alle prestazioni private a pagamento.
È necessario una volta per tutte che questo Governo trovi le risorse economiche aggiuntive da destinare alle liste d’attesa così da non permettere l’instaurarsi di un confine sociale tra chi trova altre strade e chi purtroppo resta indietro nel curarsi”.