SIENA. Il segretario generale della Uilca, Massimo Masi, è intervenuto sull’assoluzione di Mussari, Vigni e Baldassarri in appello: “Non commentiamo la sentenza che ha assolto Mussari, Vigni e Baldassarri, top manager del Monte dei Paschi di Siena, nella vicenda dei derivati Alexandria, ma purtroppo anche questa sentenza non fa luce sulle operazioni che hanno condotto la banca senese ad una gravissima crisi. Ancora una volta non capiamo di chi sono le colpe. Di una sola cosa siamo certi: dal 2009, anno della prima operazione Alexandria con la banca giapponese Nomura, B.Mps ha perso migliaia di posti di lavoro, centinaia di filiali chiuse, i lavoratori e le lavoratrici sono stati costretti a migliaia ad aderire ai Fondi per gli esodi, a giornate di solidarietà che hanno decurtato gli stipendi, oltre ad operazioni sul Tfr degli addetti, i mancati premi aziendali e i tagli alla contrattazione integrativa. Tutto questo è costato ai dipendenti dell’istituto senese fino ai giorni nostri. E non è ancora finita. Nel quinquennio 2017/2021 usciranno altri 5.500 lavoratori”.
Il sindacalista ha sottolineato che “pagano solo le lavoratrici e i lavoratori, paghiamo solo noi. I top manager non pagano mai. E purtroppo il caso Mps non è l’unico. La cosa più difficile nel nostro Paese è trovare i responsabili delle crisi delle banche italiane”.