Le autovetture impiegate nei servizi di volante sono datate e con più di 200mila km
SIENA. Abbiamo recentemente letto, con un certo imbarazzo così come è accaduto per la maggior parte dei cittadini senesi, ampi articoli apparsi sui locali mass media nei quali si “raccontava” (tirando le somme dell’anno 2016) della diminuita criminalità in ambito cittadino e, di conseguenza, di una maggiore sicurezza a Siena.
Peccato che la sicurezza e la sua percezione non si misurino con il semplice calcolo delle denunce ricevute ma sui reati commessi così come da noi già più volte affermato e purtroppo dimostrato. Non volendo entrare in polemica con chi enfaticamente ha divulgato certi dati (che possono essere smentiti dal primo senese incontrato casualmente per strada), abbiamo però il dovere di segnalare la reale situazione dei mezzi e degli organici destinati ai servizi di prevenzione della criminalità tesi a garantire la sicurezza in ambito cittadino.
Le autovetture impiegate nei servizi di volante sono datate, molte di loro hanno superato i 200mila chilometri di percorrenza, con assetto e sistema frenante facilmente immaginabili. La recentissima assegnazione di due autovetture nuove è assolutamente insufficiente e tardiva rispetto alle altre Questure della Repubblica e questo la dice lunga sulla considerazione che a livello centrale si ha di questa città. La locale Sezione di Polizia Stradale, nonostante i lunghi tratti da percorrere nei servizi di prevenzione stradale, non è messa meglio con addirittura l’utilizzo di autovetture prossime ai 300mila chilometri.
Armamenti vecchi e con scarsa manutenzione, dotazioni di reparto inadeguate (come i giubbotti antiproiettile di recente assegnazione che però hanno misure non corrispondenti alle corporature degli agenti a cui sono destinati). L’età media degli agenti impiegati nei servizi di prevenzione e pattugliamento è molto alta e soprattutto non è previsto a breve un ricambio di personale, nessun turnover fisiologico per chi sta sulla strada da tantissimi anni. Questo avviene per la carenza di assunzioni da parte del Governo ma anche le recenti scelte della Questura di Siena di trasferire dalle volanti verso gli uffici addirittura gli ultimi arrivati non può essere giudicata favorevolmente dal sindacato. E per i Commissariati distaccati la situazione non è migliore soprattutto a Chiusi dove si registrano serie problematiche.
Per questa situazione abbiamo richiesto un confronto con il questore di Siena, che al momento non ci è stato consentito, probabilmente per precedenti impegni assunti dallo stesso, ma crediamo che la stessa autorità, consapevole della realtà dei fatti esposti, non tarderà ad aprire un dialogo costruttivo con questa organizzazione sindacale. Sarebbe un segno molto negativo se, come ha fatto qualche mese fa il sindaco di Siena, anche il questore si sottraesse al dialogo sul tema della sicurezza cittadina.
Stiamo denunciando da tempo questi gravi fattori nelle competenti sedi ministeriali sia a tutela della cittadinanza che per quella degli operatori di Polizia, a nostro avviso, troppo esposti ad attacchi di tutti i generi soprattutto in un momento di pericolo e di minaccia terroristica di alto livello.
Mauro Marruganti segretario Ugl Polizia Siena