Il sindacato contrario alla soppressione dei presidi, compresi quelli nautici
SIENA. A seguito dell’attuazione della cd. “Legge Madia” numerosi presìdi di polizia saranno soppressi al fine di razionalizzare le forze sul campo e potenziare i settori nevralgici per la sicurezza. Con questa premessa il Governo ha di fatto annientato alcuni importanti settori della Polizia di Stato tra cui le Squadre Nautiche che tutelano la sicurezza delle nostre coste, delle isole e dei confini territoriali.
Oggi, a Talamone, abbiamo potuto constatare la scelleratezza di questa scelta che di fatto toglie la vigilanza sul mare a tutta la costa sud della Toscana destinando gli operatori di polizia formati ed abilitati per il mare, a tutt’altri servizi. Un grave atto di miopia che porterà serie ripercussioni sulla tutela delle ridette coste. Talamone è la dimostrazione tangibile di come, questo Governo, applichi in maniera ragioneristica le politiche per la sicurezza senza tenere minimamente conto della tutela dei cittadini e dei confini in questo particolare momento di rischi terroristici provenienti proprio dal mare così come recentemente denunciato dal COPASIR, massimo organo di intelligence nazionale. E purtroppo Talamone non è un caso isolato; girando per l’Italia abbiamo appreso con grande stupore che anche più importanti presidi di polizia saranno a breve soppressi come, per esempio, la Squadra Nautica di Pescara, avamposto di frontiera marittima che dista soltanto 200 chilometri dalle coste slave. Dimostrazione tangibile di stupidaggine politica e di scherno verso la tutela della sicurezza pubblica.
Un sincero ringraziamento va al senatore Altero Matteoli, presidente della Commissione Infrastrutture del Senato della Repubblica, che,su nostra segnalazione ha presentato una pungente e molto incisiva interrogazione parlamentare di cui sarà davvero importante conoscere la risposta del Governo”.