Decreto sicurezza: delegittimato dal Governo il Parlamento

ROMA. Da Sunia riceviamo e pubblichiamo.
“La gravissima decisione del Governo di adottare un decreto legge che di fatto liquida il disegno di legge “sicurezza” all’esame del Senato che era destinato, per la grave rilevanza e la complessità dei temi affrontati che riguardano le stesse regole democratiche, alla terza lettura alla Camera dei deputati, rappresenta una delegittimazione del Parlamento che stava lavorando su questo provvedimento, peraltro contestato sin dal primo momento dalle forze politiche di opposizione, dai sindacati e dalle parti sociali.
Con la scelta di stralciare e di procedere con il decreto legge, infatti si intende impedire il confronto in Parlamento.
Sono note le perplessità e i rilievi della Presidenza della Repubblica in merito al testo del disegno di legge.
La delicatezza della situazione rischia di relegare nella marginalità più estrema il ruolo parlamentare mirando a liquidare il dissenso ed il confronto democratico con la decretazione di urgenza che può provocare un grave conflitto istituzionale.
Come SUNIA confermiamo la netta critica ed il dissenso per l’introduzione di un nuovo reato che, con pene altissime, rischia di colpire indiscriminatamente e duramente moltissime gravi emergenze, con la concreta possibilità di estendere questo grave provvedimento alle migliaia di famiglie che oggi vivono il dramma dello sfratto esecutivo, in maggior parte per morosità incolpevole o finita locazione che oggi potrebbero essere considerati occupanti senza titolo.
Come sosteniamo da diverso tempo l’emergenza abitativa richiede invece soluzioni più organiche, strutturali, nuove politiche abitative e non strumenti repressivi come il contrasto ad ogni tipo di lotta sociale, che comprime gravemente il sacrosanto diritto di manifestare!
Il SUNIA continuerà a partecipare a tutte le iniziative che contrastino la criminalizzazione del bisogno casa senza risolvere il problema di chi resta senza un alloggio”.