"Sette milioni sono briciole. Servono investimenti significativi"
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SIENA. Sullo stabilimento di Siena Beko Europe “deve fare di più” e “agevolare la reindustrializzazione con più risorse per rendere la struttura più appetibile. I sette milioni di euro proposti non sono affatto sufficienti”, così la segretaria della Fiom Cgil Siena Daniela Miniero dopo che in Regione si è svolto un incontro urgente sulla vertenza.
“Era fondamentale che si riprendesse il filo della discussione condivisa al tavolo provinciale, soprattutto in seguito alla nota di ieri del Ministero delle Imprese e del Made in Italy – ha aggiunto Miniero -. Finché non ci sarà un nuovo soggetto industriale pronto a subentrare, Beko deve continuare a operare dove si trova ora – continua – . Al tavolo è emersa con forza la necessità di richiamare l’azienda alle proprie responsabilità”.
Prima del confronto in Regione si era svolto un faccia a faccia tra il sindaco Nicoletta Fabio, il vicesindaco Michele Capitani, i sindacati e le rappresentanze dell’impianto. “Abbiamo chiesto di avere visibilità per le Strade Bianche – ha detto Massimo Martini, della Uilm Uil Siena -. Il sindaco ha già parlato con l’assessore allo sport Lorenzo Lorè, che parlerà a sua volta con gli organizzatori dell’evento. Ci tengo a precisare che non abbiamo intenzione di mettere in atto azioni di protesta o blocchi”.
In merito alla vertenza, prosegue il sindacalista, “è chiaro che Beko deve fare di più” perché sette milioni sono, letteralmente, briciole. Qui servono investimenti significativi”. Sulle Strade Bianche, ha detto Giuseppe Cesarano, della Fim Cisl Siena, “intendiamo posizionare lo striscione” ed il primo cittadino Nicoletta Fabio “ha avviato un dialogo con l’assessore di competenza per capire come poter garantire la nostra visibilità durante l’evento”.
“Sulla reindustrializzazione della Beko il governo si è preso un impegno: quello di mettere a disposizione Invitalia come capofila di una nuova società, che si potrebbe costituire anche con interventi pubblici e privati locali e non (in Toscana c’è anche l’opzione della legge regionale sui consorzi industriali).
Nella new company inoltre è fondamentale che ci sia anche Beko, che deve assolutamente proseguire le produzioni oltre il 31-12-2025 a garanzia di ammortizzatori sociali e reindustrializzazione.
L’obiettivo deve essere tutelare l’occupazione di tutti gli stabilimenti: la vertenza è nazionale, ci deve sedere una soluzione per tutti, nessuno escluso. Beko non si tiri indietro, gli impegni messi su Siena non bastano”: queste le parole di Fiom Toscana, Cgil Siena e Fiom Siena alla fine dell’incontro in Regione a Firenze tra il presidente Giani e i sindacati.