"Un risultato in controtendenza perché nella GD vengono messi in discussione diritti acquisiti e occupazione"
FIRENZE. “In un momento di crisi economica e contrazione dei consumi che non accenna a finire, Unicoop Firenze registra, anche nel 2016, risultati positivi che il Contratto Integrativo trasforma in retribuzione per i dipendenti che, con il proprio lavoro, li hanno resi possibili”, dichiarano Cinzia Bernardini (Filcams Cgil Toscana), Gianfranco Mazza (Fisascat Cisl Toscana) e Luca Ielatro (Uiltucs Toscana), annunciando che con la prossima busta paga verrà erogato un Premio Variabile per i lavoratori e le lavoratrici che ammonterà a circa 7 milioni di euro complessivi, i quali verranno ridistribuiti ai quasi 8mila dipendenti, secondo i criteri concordati nel Contratto Integrativo Aziendale. L’applicazione vedrà l’erogazione di un Premio medio di 900 euro (tutti i dipendenti percepiranno perlomeno una quota di salario aggiuntivo di 213 euro, dato politico positivo perché unificante per tutti i dipendenti di Unicoop Firenze).
Le tre sigle sindacali giudicano questo “un risultato positivo, ottenuto per il quarto anno consecutivo, seppur in lieve flessione rispetto al 2015. Un risultato positivo anche alla luce del contesto dato e perché in controtendenza con quanto avviene nella Grande Distribuzione privata, ma anche Cooperativa, dove vengono messi in discussione diritti acquisiti e livelli occupazionali. Ciò dimostra che la partecipazione dei lavoratori attraverso i loro rappresentanti sindacali è decisiva per ottenere buoni risultati sia per i dipendenti che per la cooperativa”.
Tuttavia, Bernardini, Mazza e Ielatro aggiungono: “Negli ultimi mesi si registra un peggioramento delle relazioni sindacali e una difficoltà di confronto, sia a livello di punto vendita, che a livello regionale che non può continuare. La profonda riorganizzazione che Unicoop Firenze ha operato, oramai da molti mesi, non vede il giusto riconoscimento e coinvolgimento delle RSU, del Coordinamento, dell’Esecutivo e delle OO.SS. e quindi dei lavoratori, come dimostra quanto avvenuto per l’estensione del numero delle domeniche di apertura. E’ necessario un cambio di rotta da parte della Cooperativa, occorre intensificare il confronto sui tanti temi che devono essere affrontati”.
In conclusione, spiegano i tre sindacalisti, “le lavoratrici e i lavoratori, i delegati e Filcams, Fisascat e Uiltucs, sono e saranno pronti a fare la loro parte e ad affrontare le difficili sfide future, ma chiedono alla Cooperativa comportamenti coerenti con una vera distintività, per realizzare una proficua partecipazione dei lavoratori che potrà, se realizzata, fare la differenza per conseguire risultati ancora migliori”.