SIENA. “Mentre l’industria italiana sta crollando e non si fa nulla, dopo che i metalmeccanici hanno perso due o trecento euro con l’inflazione in questi anni e mentre si grida che ‘va tutto bene’, Federmeccanica rifiuta un minimo aumento salariale e di proteggere i precari. Per questa ragione sciopereremo per ottenere un contratto diverso, che guardi al futuro”. Lo afferma Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom Cgil, a Siena.
“Noi chiediamo un lavoro dignitoso e dignitosamente retribuito. Per questo oggi manifestiamo per il rinnovo del contratto ma anche per sventare e scongiurare il progetto di chiusura della fabbrica di Siena da parte di Beko. Le due battaglie sono a ben vedere due facce della stessa medaglia”. Lo dice Gianluca Ficco, segretario Uilm Uil, durante la manifestazione a Siena
“Sulla Beko la situazione è drammatica. La multinazionale è arrivata con un piano commerciale che tende a distruggere il settore produttivo ed elettrodomestico. Quindi al Governo diciamo che, al di là degli annunci della Golden Power, vogliamo i fatti. E vogliamo un piano industriale su cui confrontarci”. Lo dice il segretario Fim Cisl, Massimiliano Nobis, parlando durante la manifestazione di Siena per il rinnovo dei contratti dei metalmeccanici. “Sappiamo che è dura. Ma se il piano industriale c’è possiamo portare i lavoratori a qualche sacrificio. Con un piano commerciale assolutamente no”, ha concluso.