SIENA. Anche la Corte d’Appello di Firenze bolla come illegittima l’operazione di esternalizzazione che ci ha coinvolto ad inizio 2014, con una sentenza, la prima di secondo grado, che conferma quanto già sancito da altri Tribunali. E’ un passo in avanti importante, che mette una nuova pietra miliare su questa temeraria operazione, e ne ribadisce la sostanziale illegalità, avvicinando sempre di più la resa dei conti con chi l’ha voluta.
Non sappiamo se la Banca avrà il buon senso di riconoscere i propri errori e sanare per tempo una situazione che diventa sempre più irragionevole ogni giorno che passa. In termini legali si chiama “resistenza temeraria”, sai che hai torto ma tieni duro sperando solo di guadagnare tempo. Talvolta i giudici puniscono chi la pratica con sanzioni ulteriori, ed in questo caso sarebbe veramente opportuno. L’inconsistenza delle ragioni della controparte è ulteriormente dimostrata anche dal fatto che ormai i suoi legali non si preoccupano nemmeno più di contestare i fatti, ma solo di evidenziare i presunti vantaggi che i lavoratori avrebbero lavorando per imprenditori di successo come Bassilichi o Accenture. Ci corre l’obbligo di far presente che questi vantaggi noi, ad oggi, non li abbiamo ancora visti, mentre gli svantaggi sì, aleggiano infatti nei corridoi dell’azienda vari fantasmi …… i nuovi clienti, il CIA, il fondo per gli esodi, il VAP, le promozioni, i riconoscimenti ed infine la serenità, forse la cosa più importante.
Da più parti giungono voci su un interessamento del nuovo AD Morelli per questa vicenda, sembra che, una volta risolti i problemi più urgenti, troverà lui una soluzione anche per Fruendo. Staremo a vedere, in attesa di una chiara ed irrimandabile soluzione complessiva, noi intanto invitiamo i lavoratori ad attendere con fiducia le decisioni che verranno prese nell’unico posto di questo Paese in cui spesso, anche se purtroppo non sempre, si può sperare di veder puniti i comportamenti illeciti: i Tribunali della Repubblica.
Le Segreterie di Coordinamento FRUENDO