Risposta all'intervento di Valentini in Consilio comunale
SIENA. Caro Sindaco, vediamo che è tornato sull’argomento Fruendo! Ma ancora una volta in maniera discutibile.
Ne abbiamo sentite tante su Fruendo negli ultimi giorni, articoli on line ed un po’ su tutte le testate giornalistiche. Se ne scrive e se ne parla dopo le varie vittorie in tribunale e specialmente dopo la vittoria in Corte d’Appello di Firenze.
Visto ciò che asserisce ci teniamo a rinfrescarle la memoria:
Dicembre 2013: Signor Sindaco, lei fu interpellato per evitare un’ operazione scellerata ed oggi dichiarata ILLEGITTIMA! A suo tempo, con le forze che avevamo, chiedemmo almeno delle garanzie di reintegro in caso di crisi del cessionario (Fruendo). Tali garanzie ci furono negate e ci furono negate mettendoci alla porta come se fossimo degli avanzi di galera indesiderati, le rammento che siano stati scacciati con una mail alle prime ore del mattino! La politica dov’era in quei giorni? ASSENTE! Probabilmente avendo avuto tali garanzie sul futuro lavorativo, visto che siamo padri e madri di famiglia, non si sarebbero avute 720 liti giudiziarie! Che ne pensa, avevamo visto male?
1° gennaio 2014: “l’Esternalizzazione”- o per dirla alla Profumo la “Societarizzazione”- viene commessa ai danni di 1060 dipendenti di Banca Monte dei Paschi di Siena. Lei, da dichiarazioni fatte in varie occasioni, si è dimostrato ottimista, usando stranamente lo stesso linguaggio aziendale (la Fruendo s.r.l.), citando fantomatiche commesse e dicendo che si parla di una start-up e che bisognava darle il tempo di andare a regime. Beh ci permetta di dirle che non si è mai vista una start-up che inizia l’attività con una COMMESSA DI 18 ANNI ED UN MILIARDO DI EURO, (chissà cose ne pensa l’antitrust su questo tema). La Fruendo tutto si può definire fuorché Start-up – il termine Start-up si può associare ad aziende come la APPLE, nata in un garage, lo era la AMADORI (per rimanere in Italia), dove l’attuale patron da bambino andava in giro per il paese in bicicletta a consegnare i tortellini cucinati a casa……………e così via.
Le sue dichiarazioni suonano ancora male e non comprendiamo secondo quale principio lecito non ci sarebbe posto in Banca MPS visto che la Magistratura si è ampiamente pronunciata riconoscendo la continuità del rapporto di lavoro da dicembre 2013, e ci stupisce che proprio un Primo Cittadino paventi la possibilità che la sentenza di un Tribunale della Repubblica Italiana possa non essere rispettata. Inoltre, se ha letto il piano MPS, gli esuberi verranno trattati tramite il Fondo di Solidarietà, quindi non è che la Banca sta licenziando, sia chiaro!
Da parte Sua, secondo quanto riportato dal Suo ufficio stampa, ci sembra di leggere tra le righe un messaggio di benevolenza che i lavoratori vincitori in tribunale dovrebbero avere adesso nei confronti della Banca che li ha messi malamente alla porta. Peccato che noi di benevolenza non ne abbiamo affatto vista in questi anni.
Noi, Organizzazioni Sindacali, quella benevolenza non la vogliamo assolutamente esortare, semmai ci facciamo portavoce del rispetto dei diritti dei lavoratori. E se ci dovrà essere un percorso pacificatorio che lo si faccia con TUTTI i soggetti coinvolti, per primi i dipendenti con al fianco i propri legali.
Noi OO.SS. abbiamo deciso di non entrare nel campo legale indicando o esprimendo pareri, ci auguriamo che quella politica che è stata latitante nel periodo di cessione continui a farlo visto che ad oggi avevamo ragione NOI!
Le Segreterie di Coordinamento Fruendo