La Cgil critica: “Si precarizza ed impoverisce il lavoro pubblico (e le casse dell’Ente)”

SIENA. Con la Determina 628 del 7 marzo 2025 il Comune di Siena ha deciso di esternalizzare, ricorrendo alla somministrazione, l’assunzione di 7 operatori esperti, che andranno a svolgere le funzioni di ausiliari del traffico e operai. Scelta questa, come si legge nell’atto, dettata dalla necessità di velocizzare e ‘dinamicizzare’ il reclutamento. Quel che sorprende è che non siano indicate le situazioni emergenziali che rendono necessario il provvedimento. Ci pare infatti piuttosto singolare non solo che l’Amministrazione comunale che gode del triste primato di importo medio pro capite più alto a livello nazionale incassato dalle multe abbia l’emergenza di aumentare il numero degli ausiliari del traffico, ma soprattutto che un affidamento in urgenza si caratterizzi per una durata triennale.
Si ricorda al Comune che sulla temporaneità e contingenza dell’uso del lavoro in somministrazione si è espresso, condannando un’Azienda che aveva impropriamente utilizzato questo strumento di reclutamento, anche il Tribunale di Milano, sposando l’ormai consolidato orientamento della giurisprudenza nazionale e comunitaria. Un’operazione che getta un’ombra sugli sviluppi futuri visto che, una volta scelto il personale da inserire in organico per i prossimi tre anni, si potrebbe pensare di inserirlo in processi di stabilizzazione guidata, avendo bypassato le ordinarie selezioni pubbliche.
Un atto estremamente grave che di fatto apre un precedente preoccupante per il futuro di questo Ente. Si sancisce infatti che l’Amministrazione possa selezionare il personale da assumere senza concorso ed in barba all’articolo 35 Dlgs 165/2001 sul reclutamento nella PA e che, per questa via, il lavoro nel Comune di Siena possa essere strutturalmente esternalizzato e precarizzato in tutte le funzioni, anche in mansioni delicate e fondamentali, visto soprattutto l’impegno di uno dei due profili coinvolti nello svolgimento delle Carriere.
Ma oltre il danno per il lavoro anche la beffa, visto che questa modalità di assunzione attraverso agenzie interinali, come riportato nell’atto, ha un costo di oltre 88.000 mila euro superiore rispetto allo svolgimento di concorsi pubblici, prassi prevista normalmente per l’ingresso nella pubblica amministrazione, che sia a tempo determinato o indeterminato. Una spesa che pagano i contribuenti e che potrebbe e dovrebbe essere evitata visto che già la legge di Bilancio impone tagli pesanti, che noi abbiamo contrastato, agli Enti Locali, che valgono per il capoluogo oltre 2,7 milioni di euro in 5 anni. Un definanziamento che metterà in ginocchio i servizi di prossimità del Comune di Siena e aggraverà le condizioni socioeconomiche dei cittadini che già vivono la città con il tasso di inflazione tra i più alti d’Italia, gli affitti alle stelle e con una media stipendiale tra le più basse registrate nel Paese.
Questa Determina rappresenta uno schiaffo al servizio pubblico e alle lavoratrici e ai lavoratori non solo dell’Ente ma di tutto il tessuto produttivo locale. Nella situazione delicata che l’occupazione, falcidiata da crisi aziendali, dall’impennata di ore di cassa integrazione e da chiusure di siti produttivi, sta vivendo anche nella nostra città, l’impegno e la responsabilità che le Amministrazioni dovrebbero agire è tutt’altro: garantire buona e stabile occupazione. Questa è una delle principali richieste contenute nella piattaforma unitaria sul lavoro e lo sviluppo del territorio che abbiamo già presentato, un impegno apprezzato e condiviso anche dal Comune di Siena a partire dal Consiglio comunale aperto dello scorso 27 febbraio e dalla riunione che abbiamo effettuato con tutti i rappresentanti delle Giunte comunali lo scorso 11 marzo. E’ quello che, come CGIL, abbiamo rappresentato anche chiedendo, invano, visto che nessuna convocazione è arrivata alle Organizzazioni Sindacali, di essere coinvolti nel percorso di stesura del nuovo Regolamento sul commercio. Non è quello che ritroviamo in questa Determina che precarizzando ed impoverendo il lavoro pubblico dà proprio il segno di andare in direzione opposta.
CGIL e FP CGIL Siena