Lo chiede il Sindacato un'altra Cosa - Opposizione in Cgil
SIENA. Prevedibile che chi va in giro a seminare violenza e odio razziale e su questo imposta tutta una campagna elettorale, possa trovarsi di fronte a studenti, lavoratori e cittadini che manifestino a volto scoperto, pacificamente, a mani nude e alzate, per contestare proprio quei metodi fascisti e violenti, che dovrebbero trovare altrove limitazioni, anche solo applicando le leggi dello stato italiano.
Prevedibile quindi che in un clima così degenerato siano i pacifici manifestanti e non i sobillatori mediatici ad essere ritenuti “disturbatori” e trattati di conseguenza con quella stessa violenza e intimidazione.
I fatti accaduti ieri sera a Siena, durante il comizio di Salvini, sono estremamente gravi, il ragazzo ferito e ancora di più la pesante “identificazione” del candidato senese della Lista SI’ Toscana Mario Dimonte, che esprimevano COME GLI ALTRI la propria idea di uguaglianza, di convivenza e di solidarietà.
Condanniamo fermamente questi metodi, nella consapevolezza che è sempre più difficile uscire da questo clima di odio verso chi non si piega o manifesta idee diverse, lavoratori in sciopero che vengono caricati, studenti che manifestano che vengono processati.
Occorre ristabilire, oltre al buonsenso, quei concetti basilari di democrazia, di costituzionalità, e soprattutto di rispetto della dignità, di chi lotta pacificamente per quegli ideali, per la scuola, per il lavoro, ad oggi politicamente e socialmente travisati, che non rendono giustizia a chi nelle varie forme li propone e li sostiene.
IL SINDACATO E’UN’ALTRA COSA – OPPOSIZIONE IN CGIL