Usi Siena sanità rifiuta l'impiego di infermieri interinali
SIENA. Da USI Siena Sanità riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato firmato da Costantino Borgogni.
“In questi giorni leggendo le varie notizie su Internet siamo stati colpiti da un articolo che da un lato ci ha soddisfatti e dall’altra ci ha lasciato l’amaro in bocca.
La soddisfazione è la riapertura delle graduatorie assunzione a tempo indeterminato “Concorso Estar Regione Toscana cat. Infermieri”, che fu chiusa fino al 31 dicembre 2017 dalla Regione Toscana, per valutare i bilanci delle Aziende Sanitarie, e nel frattempo assumevano gli infermieri mediante le Agenzie Interinali.
Queste assunzioni non portano delle spese alle Aziende Sanitarie?
L’amaro in bocca è nell’intenzione da parte dello Stato, Regione, etc, di bloccare le graduatorie o non sbloccare il turn over, per favorire e garantire un profitto alle Agenzie di lavoro privato.
Il paradosso di tutto ciò, che i vari presidenti delle Regioni ci inculcano il concetto che il loro dovere è di tenere i bilanci in parità: “la sanità è troppo costosa”, ed abbiamo visto e viviamo sulla nostra pelle la situazione gravosa degli ospedali: negli ultimi anni siamo assistendo ad un accelerazione da parte delle istituzioni dei continui tagli dei posti letto, aumenti dei ticket sanitari, le liste d’attesa che vanno oltre ai 6 mesi per una prestazione sanitaria.
I vari presidenti di Regione non si preoccupano di sforare i bilanci in quanto un operatore sanitario dell’agenzia interinale costa molto di più di un operatore sanitario a tempo indeterminato di un Azienda Sanitaria (i contratti sotto il profilo economico sono i medesimi), perciò come Usi Siena Sanità diciamo “Sì alle assunzioni a tempo indeterminato e NO ai lavoratori precari delle Agenzie Interinali”. Le attuali scelte ci fanno pensare che questa politica degli ultimi 20 anni (che hanno creato anche il precariato) sia orientata a far fare profitto ai privati, smantellando un bene comune come quella della sanità.
L’USI SIENA SANITÀ SIENA È CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI PRECARI E CONTRO IL PROFITTO A FAVORE ALLE AGENZIE PRIVATE SMANTELLANDO UN BENE COMUNE COME QUELLA SANITÀ”.