SIENA. Uno sciopero generale con un’adesione significativa ed alcune centinaia di persone al presidio in Piazza Salimbeni a Siena: la provincia senese ha risposto così alla mobilitazione Cgil-Uil per cambiare la Legge di Bilancio.
Ferme le produzioni delle aziende metalmeccaniche della Trigano e della CM in Valdelsa, della Whirlpool a Siena e della Lodovichi, manufatti in cemento, di Chiusi. Alla Bruni Costruttori di Sinalunga è stato registrato l’80% di adesione allo sciopero, nelle aziende del legno della provincia l’astensione dal lavoro è arrivata al 60%, mentre il settore lapideo del travertino a Rapolano Terme ha visto l’adesione al 50%. La RCR di Colle di Val d’Elsa, primo turno e giornalieri, si è attestata al 30%, così come Estra.
Al presidio di Piazza Salimbeni sono intervenuti lavoratori, sindacalisti e pensionati con le loro testimonianze: Federica Galeno, staff leasing in Gsk, per il Nidil Cgil, Luigi Graziuso per la Uil Trasporti, Stefano Borgogni della Fiom Cgil sulla Whirlpool, Mario Lombardelli del sindacato pensionati Spi Cgil, il segretario confederale della Uil regionale Davide Materassi e Cosimo Francini della Fp Cgil sulla sanità in Usl Toscana Sud Est.
Hanno concluso gli interventi Sandro Santinami della Uil Toscana e il segretario generale della Cgil di Siena Fabio Seggiani.