Non si sblocca la situazione dei dipendenti, il 24 marzo in sciopero davanti al Mise
SIENA. Da Rsu Uilca Bassnet riceviamo e pubblichiamo.
“Sembra non conoscere fine la parabola discendente dei lavoratori della Bassnet srl di Roma. La società, che consta di due rami (credito e metalmeccanico), e’ stata posta in liquidazione dal 1 febbraio 2018 con la contestuale nomina di un commissario: Gianni Sismondi. Il pacchetto di maggioranza (49,86) e’ detenuto da Bassilichi ora incorporata in Nexi Payments.
In oltre un anno ci sono stati innumerevoli incontri tra azienda e sindacati contrassegnati da estenuanti trattative che non hanno prodotto alcun risultato concreto portando sull’orlo del precipizio praticamente 70 famiglie. Il gruppo Nexi, lo scorso dicembre ha incorporato Bassilichi, società in cui era collocata Bassnet. Ma mentre per i dipendenti Bassilichi ha trovato una soluzione (convogliandoli in una Newco denominata PayCare, ora passata di mano a Comdata), garantendo loro tre anni di continuità contrattuale, per i dipendenti Bassnet invece ha continuato a fare orecchie da mercante senza dare risposte adeguate, con la speciosa conseguenza che questi si sono ritrovati in uno scenario sempre più a tinte fosche per effetto di un discutibilissimo sistema di promiscuità produttiva ed organizzativa che ha premiato solo taluni.
Peraltro i sindacati hanno teso in più di una circostanza una mano tesa ad individuare una via d’uscita condivisa ed onorevole, ma il silenzio assordante del gruppo, la sua strumentale strategia dilatoria nell’affrontare la questione ha lasciato tutti esterrefatti. A fronte di ciò, le OO.SS. della Bassnet srl Fabi, Fisac, First Cisl, Uilca e FIOM, hanno proclamato per la giornata di Lunedì 25 Marzo uno sciopero con un presidio da tenersi presso la sede del Mise. L’obiettivo è coinvolgere le istituzioni competenti perché si prenda finalmente coscienza del problema per uscire da un intollerabile immobilismo dalle conseguenze imprevedibili”.