Performance migliori per farmaceutica, manifatturiero, agroalimentare e vitivinicolo. Seggiani: “Una miopia non puntare sul Distretto Industriale delle Scienze della Vita e Biotecnologie”
SIENA. “L’intervista del Presidente sia di Fondazione TLS che di Confindustria Toscana Sud su la Nazione di oggi sottolinea aspetti della situazione economica e produttiva del nostro territorio estremamente significativi, ma che evidenziano, a mio avviso, ancora una volta una miopia strategica dell’associazione di categoria che Landi rappresenta purtroppo non difforme da quella delle altre compagini datoriali.” – dichiara il Segretario Generale della CGIL di Siena Fabio Seggiani.
“Concordo nel sostenere che l’export sia il termometro della competitività internazionale delle imprese, – prosegue Seggiani – ma va anche e soprattutto evidenziato come i settori che registrano le performance migliori siano proprio quelli delle eccellenze del farmaceutico, del manifatturiero, dell’agroalimentare e del vitivinicolo della nostra provincia. È per questo che le dichiarazioni del Presidente sul Biotecnopolo ‘assorbirà la stragrande maggioranza delle risorse’ e ‘Non c’è collegamento diretto tra ricerca e imprese’ confermano le nostre preoccupazioni in merito alle insufficienti ricadute sul tessuto produttivo locale del futuro hub antipandemico”.
“Ribadiamo la nostra posizione rilanciando la richiesta di un confronto tra istituzioni e parti sociali sulla costruzione di un Distretto Industriale che veda le Scienze della Vita e le Biotecnologie come potenzialità occupazionale di Siena, – conclude il Segretario provinciale CGIL – unico strumento per ribaltare, secondo noi, il concetto che limita lo sviluppo delle imprese e complessivamente la qualità del lavoro nel nostro territorio, a partire proprio dai settori più strategici, con importanti vantaggi anche per il sistema dei servizi”.