Case di comunità, emergenza urgenza, società della salute, carenza di medici, numeri insoddisfacenti di professionisti sanitari per garantire un ottimo livello assistenziale tra le priorità
SIENA. “La sanità senese del dopo D’Urso, avrà un nuovo direttore generale, Marco Torre, incaricato dal presidente della Regione Toscana, al quale auguriamo buon lavoro. Un incarico che, tuttavia, senza entrare nel merito delle scelte ha seguito lo stesso modus operandi del rinnovo del direttore generale dell’ospedale Le Scotte di Siena, senza informazioni preventive con le istituzioni che avevano chiesto un incontro preliminare, indirizzando così, due economisti al comando di due aziende di un grande territorio”.
Lo sottolinea il segretario generale confederale della Cisl Siena Riccardo Pucci spiegando che “come sindacato “sappiamo che lo attende un grande lavoro che il precedente direttore aveva portato avanti in modo egregio. Un territorio senese vasto, con problematiche che riguardano la tenuta dei servizi sanitari e sociali pubblici ma anche con grande energia collaborativa da parte del personale dipendente.
Case di comunità, emergenza urgenza, società della salute, carenza di medici, numeri insoddisfacenti di professionisti sanitari vari per garantire un ottimo livello assistenziale, nonostante gli sforzi fatti da tutte le operatrici e operatori del sistema sanitario nazionale, sono alcuni dei temi che si troverà sulla scrivania fin dal primo giorno di lavoro. A questo aggiungiamo l’integrazione con l’azienda ospedaliera universitaria senese sui servizi territoriali come da accordo firmato auspicando un confronto costante con le organizzazioni sindacali e le Rsu sulle tematiche contrattuali e dei rinnovi.
Nei presidi, da Campostaggia a Nottola dovranno essere affrontati anche problemi più generali che vanno da acquisti di materiale per assistenza pazienti, alle manutenzioni varie non operate negli ultimi mesi, alle difficoltà che il personale medico e infermieristico affronta nella gestione quotidiana dei pazienti rispetto ad ospedali depotenziati nel corso degli anni compreso il fabbisogno del personale alle riorganizzazioni che la Asl sta mettendo in atto per superare alcune criticità.
Tante sfide attendono il nuovo direttore in una sanità che dai dati o rapporti nazionali, risulta essere tra le prime in Italia ma che rimane attenzionata su diverse tematiche, come l’utilizzo delle risorse, liste di attesa, quote sociali, dotazioni organiche. Ci aspettiamo subito un confronto importante e dialettico in stile Cisl. Siamo disponibili ad affrontare tutte le situazioni inerenti al personale, al clima interno, ai carichi di lavoro, alla produttività aggiuntiva, agli straordinari, in modo da evitare ciò che sta succedendo sulle mobilità del personale dall’azienda alla Asl dove le domande hanno raggiunto numeri impressionanti” conclude Pucci.