La carenza di personale Ata nelle scuole preoccupa il sindacato
SIENA. Questa mattina, giovedì 18 luglio, si è tenuto un presidio davanti l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) della Toscana organizzato dalla FLC CGIL regionale per chiedere più posti di personale ATA nelle scuole.
“Davanti alla sede dell’USR, stamattina, c’era anche la FLC CGIL di Siena – spiega la segretaria provinciale Anna Cassanelli – perché la situazione degli organici ATA (personale di segreteria, assistenti tecnici e collaboratori scolastici o bidelli) nella nostra provincia, come denunciamo da anni, è drammatica come nel resto della Toscana”.
“Le segreterie, a fronte di una mole di lavoro crescente, che richiede professionalità sempre più elevate (basti pensare alla gestione delle pratiche pensionistiche tramite il portale INPS Passweb), sono al collasso. Quest’estate, poi, dovranno gestire le graduatorie ATA e docenti due procedure propedeutiche al corretto avvio dell’anno scolastico che si sono concluse, con estremo ritardo, a giugno – prosegue la sindacalista -, non so come faranno le segreterie scolastiche a gestire tutto entro il primo settembre, sono davvero molto preoccupata”.
“Non meno grave è la condizione in cui lavorano i collaboratori scolastici, soprattutto negli istituti comprensivi che spesso hanno plessi ubicati in 3 o 4 Comuni diversi – aggiunge Cassanelli -, il numero basta a malapena a garantire le pulizie minime, figuriamoci la sorveglianza e la sicurezza o l’assistenza agli alunni diversamente abili. Infine, ma non in ordine di importanza, ci sono gli assistenti tecnici; pensate che a Siena ce n’è solo 1 per 3 o 4 istituti comprensivi, vale a dire una sola persona per 20 o anche 25 plessi scolastici”.
“Stiamo assistendo allo smantellamento del sistema di istruzione pubblica statale che giungerà a conclusione con l’Autonomia differenziata – conclude la segretaria provinciale Flc Cgil -, se vogliamo salvaguardare il sistema unitario di diritti universali sancito dalla nostra Costituzione occorre che questa legge scellerata sia abrogata subito. Per questo voglio lanciare un appello accorato a firmare il referendum contro questa legge che fa carta straccia della coesione sociale e territoriale che sono alla base della nostra Repubblica”.