SIENA. E’ sorprendente come si formino rapidamente alleanze sindacali locali facendole addirittura passare
per veri e propri patti fra Organizzazioni di livello nazionale. Mi riferisco alla lettera inoltrata alla stampa
locale da FP CGIL, CISL FP e SULPM, e oggi pubblicata, sulla questione dei servizi della Polizia Municipale. In
tutte le prese di posizione unitarie nazionali sulla Polizia Locale appaiono sempre e soltanto CGIL, CISL e
UIL; non sono mai presenti in documenti unitari confederali Organizzazioni autonome come il SULPM. A
livello locale evidentemente CGIL e CISL seguono altre linee, altre strategie e altri fini e quindi si alleano con
il Sindacato autonomo dimenticandosi della UIL.
Ma per loro sfortuna la UIL esiste ed ha idee, proposte e memoria storica. Ha memoria soprattutto
per ricordarsi e ricordare a tutti che CGIL e CISL locali si sono sempre schierate contro l’armamento della
Polizia Municipale di Siena facendone di questa posizione una vera e propria questione ideologica;
problema, quello dell’armamento, che invece la UIL pone da decenni. Appare quindi quantomeno sospetto
che oggi quelle stesse OO.SS. facciano del mancato armamento della Polizia Municipale uno dei motivi da
addurre a rifiuto della richiesta di servizi che non piacciono soprattutto per l’orario in cui si devono svolgere
(dalle 22,00 alle 04,00). Servizi che però sono di piena competenza anche della Polizia Municipale e che
sono dovuti anche in assenza di un armamento che fino ad oggi è stato rifiutato sia dalla maggioranza dei
sindacati che degli addetti ai lavori. Servizi, quelli inerenti alla tutela della sicurezza, che, per altro, la stessa
Polizia Municipale di Siena, pur disarmata, sta svolgendo da anni attraverso nuclei specializzati quale quello
della P.G.
Non è certo la UIL a negare l’esistenza di problemi concreti rispetto al trattamento ingiustificatamente e marcatamente diversificato che norme nazionali fanno sui diritti degli operatori della Polizia Locale rispetto a quelli delle Forze di Polizia dello Stato. E’ evidente che tali questioni devono essere risolte e vanno affrontate, anche da parte di tutte le OO.SS., con molta più determinazione di quanto fino ad oggi è stato fatto. Ma è altrettanto del tutto evidente che queste problematiche, che investono tutte le Polizia Locali di questo paese, non possono essere il pretesto per rifiutare l’erogazione di servizi che la stessa Polizia Locale svolge regolarmente da anni in molteplici altre città.
Resta certamente la questione dell’armamento. E’ una questione che la UIL FPL ha posto a più riprese al Comune di Siena in tutti i tavoli negoziali in cui si è parlato di Polizia Municipale. E’ una questione che va risolta e a cui l’Amministrazione comunale non può più sfuggire. E’ una questione che doveva essere già stata risolta dal Governo con l’emanazione del Decreto sulla Sicurezza Urbana promessa dallo stesso Governo entro la fine di maggio e non ancora emanato. Risolviamolo allora questo problema, acceleriamo i tempi; la UIL FPL è disposta da subito a chiedere unitariamente a CGIL, CISL e SULPM l’attivazione immediata di un tavolo negoziale dove si affronti, con l’obiettivo di darle soluzione in tempi brevi, il problema dell’armamento della Polizia Municipale di Siena e dell’addestramento necessario degli operatori.
Esiste anche un regolamento sulle armi già predisposto che il Consiglio Comunale potrebbe approvare in
brevissimo tempo. Se questo è il problema e se la posizione di CGIL, CISL e SULPM non è pretestuosa allora
l’invito che la UIL fa è quello di fare immediatamente la richiesta formale di apertura del tavolo
all’Amministrazione comunale.
p. la Segreteria UIL FPL Siena
Walter Biagini