Il sindacato degli infermieri dichiara: "Le conseguenze le pagheranno gli utenti ed i lavoratori"
SIENA. Dalla Segreteria Territoriale Nursing Up, Sindacato Infermieri e professioni sanitarie ASL Toscana Sud Est, riceviamo e pubblichiamo.
“La Regione Toscana di fronte alla prospettiva di un bilancio 2021 in profondo rosso, decide un giro di vite sulla Sanità e di fatto, oltre a tagli e riduzione dei servizi, impone all Aziende il Blocco delle assunzioni.
Niente ingressi per i tempi indeterminati e stessa situazione per le assunzioni a tempo determi ato, per i contratti di somministrazione o interinali. Come se non bastasse tutto questo, risulterebbe ormai quasi certo anche il mancato rinnovo dei contratti del personale attualmente in servizio.
Nell’Azienda USL Toscana Sud Est si stima ad oggi una carenza negli organici di oltre 100 operatori sanitari: infermieri, ostetriche, tecnici sanitari e oss, la situazione , alla luce di quanto sopra detto, è destinata a peggiorare drasticamente.
In un ambito sanitario e assistenziale già da tempo in grossa difficoltà, sfibrato da anni di tagli e di riduzione degli organici in un contesto pandemico in continua evoluzione, la scelta della Regione Toscana, recepita repentinamente dalla Direzione Aziendale della Usl Sud Est, rischia di mettere definitivamente in ginocchio l’intero SSR già penalizzato da sempre dalle scelte del governo regionale.
Gli infermieri e tutto il resto del personale sanitario e tecnico sono ormai allo stremo e le prospettive sono in netto e drammatico peggioramento, con una Sanità che presto sarà al collasso e dove sarà difficile garantire anche solo i minimi assistenziali, mettendo a rischio, non solo la qualità dell’assistenza e delle cure, ma anche la stessa sicurezza di utenti e lavoratori.
Il Nursing Up, sindacato maggiormente rappresentativo in Sanità, si appresta pertanto a dichiarare lo stato di agitazione di tutto il personale e qualora non vi sia un rapido e risoluto cambio di rotta con la certezza di nuove assunzioni, si appresta a scendere in piazza e a difendere fino in fondo il diritto irrinunciabile alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.