Lo dicono Maiolo (Uila) e Cagnetti (Filbi-Uil)
FIRENZE. A poco meno di due anni dall’approvazione della L.R. 79/2012 con la quale la Regione Toscana ha provveduto ad attribuire e regolamentare le competenze dei consorzi di bonifica, i parlamentari toscani, alla ricerca forse di un consenso basato sulla mera analogia “Consorzio uguale tassa”, rischiano di minare in modo irreparabile con la loro proposta di legge un comparto, quello della bonifica che opera quotidianamente e con evidenti risultati nella nostra regione nella difesa dal rischio idrogeologico, con il solo risultato di derubricare gli effetti della legge regionale ancora in fase di attuazione, contravvenendo così con un clamoroso autogol ai suoi principi ispiratori.
La proposta di legge dell’On. Donati del Partito Democratico non tiene conto delle ricadute occupazionali ma, al contrario, espone i lavoratori dei consorzi di bonifica alla scure del licenziamento, insistendo sulla eliminazione dei consorzi stessi e smantellando di fatto l’unico e l’ultimo presidio di tutela idrogeologica del territorio. “È infatti grazie alla professionalità dei lavoratori che operano all’interno dei consorzi – commenta così il Segretario Regionale del FILBI Andrea Cagnetti – che le sciagure ambientali che si sono succedute anche sul nostro territorio non hanno avuto ripercussioni ancor più gravi: c’è bisogno di una politica di prevenzione strategica e strutturale contro il dissesto idrogeologico dell’Italia”.
Con quella proposta di legge non si prevede alcuna efficace alternativa all’organizzazione consortile e soprattutto, non si destina al presidio del territorio nuove risorse. Desta inoltre preoccupazione la volontà di trasferire il personale in modo approssimativo, senza considerare il patrimonio di conoscenza del territorio, ed in barba al rispetto dei diritti acquisiti e riconosciuti dal CCNL.
La UILA e il FILBI stigmatizzano questa nuova ulteriore proposta per gli effetti che produrrebbe ed invitano gli amministratori ed i parlamentari ad incoraggiare la Regione Toscana a dare seguito ed attuazione alla legge di riordino, affinché predisponga i necessari regolamenti e statuti che devono essere ancora adottati dai consorzi a distanza di due anni e che sono propedeutici alla funzionalità di questi enti. Tutto questo senza considerare che i consorzi sono enti che si autofinanziano con la contribuenza, senza gravare sui bilanci degli enti locali per circa 60 milioni di euro nella sola nostra regione.
“La manifestazione che si terrà a Roma il 29 novembre e lo sciopero confederale del 12 dicembre – conclude Triestina Maiolo, Segretario Generale della UILA – saranno un segnale importante contro proposte come questa che recano solo danni al nostro Paese e minacciano migliaia di posti di lavoro.”
Triestina Maiolo, Segretario Generale della UILA Toscana
Andrea Cagnetti, Segretario Regionale del FILBI-UIL Toscana