SIENA. Da FP Cgil riceviamo e pubblichiammo la lettera aperta inviata a Al Ministro della Cultura, Alla Direzione Regionale Musei della Toscana e per conoscenza al presidente Regione Toscana, al presidente della Provincia di Siena e al sindaco di Chiusi.
“E’ stata recentemente pubblicata nel sito web del Ministero della Cultura l’assegnazione di parte della graduatoria per un totale di 574 posti “Afav 1052 unità di personale” del luglio 2022 per quanto concerne il ruolo di addetto alla vigilanza ed accoglienza dei Musei statali, redistribuito per Regioni e Province.
Notiamo, purtroppo, che per quanto concerne il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi non è stata prevista nessuna unità di personale che potesse garantire la minima apertura dei siti archeologici esterni al museo, anche in vista della imminente stagione turistica, che attrarrà sul territorio numerosi visitatori.
A nulla sono valse, per il momento, le preoccupazioni esternate dagli amministratori locali, dal personale e dalla Fp Cgil di Siena relative al fatto che attualmente i siti archeologici del museo in questione non possano essere visitati a causa della mancanza di personale che possa garantirne l’apertura.
Non sono stati rispettati gli impegni presi dal Ministro della Cultura a seguito della sua recente visita sul territorio senese a fine Gennaio scorso dove ha speso parole positive per il nascituro plesso museale di San Casciano dei Bagni a seguito dei recenti ed importanti ritrovamenti archeologici, delle future progettualità della Pinacoteca di Siena ed, appunto, del ripristino delle condizioni di normalità di fruizione del Museo Etrusco della Città di Chiusi.
Dalle assegnazioni del personale effettuate traspare, come spesso accade, uno sbilanciamento a favore dei grandi plessi museali siti nei capoluoghi di Regione, a discapito dei ben più piccoli musei situati in territori di provincia.
La Fp Cgil di Siena richiede pertanto un intervento urgente ed immediato che possa sanare questa spiacevole situazione che danneggia l’offerta culturale e museale situata a sud della provincia di Siena, con soluzioni che possano consentire una veloce riapertura di tutto il Museo Etrusco, escludendo forme di lavoro volontario o comunque di dubbia affidabilità e consistenza contrattuale, in attesa di un prossimo scorrimento della graduatoria degli addetti alla vigilanza che comprenda unità di personale stabile per il Museo Etrusco, come già suggerito il mese scorso.
Rilanciamo l’idea di poter lavorare ad un progetto di ampio respiro che possa cogliere nel suo insieme una proposta culturale, turistica e didattica che raccolga tutte le eccellenze museali del territorio a sud della Provincia Senese e che possa valorizzare contemporaneamente le nuove scoperte archeologiche di San Casciano dei Bagni e rilanciare il sito Etrusco di Chiusi insieme al territorio e alla paesaggistica che offre questo scorcio di Toscana”.