La firma del 3 novembre regola le procedure della riorganizzazione
SIENA. Venerdì scorso è stato firmato l’Accordo inerente l’evoluzione organizzativa della Direzione Crediti Non Performing e delle attività di recupero sulle posizioni classificate a IPRA.
Ricordiamo che sia il riassetto dell’Area Rischio Anomalo (riguardante i servizi Big Ticket e Mid Ticket), sia quello dell’Area Ristrutturazioni e Asset problematici (relativamente ai Settori Top Ticket, Big Ticket e Mid Ticket), prevederà la riconfigurazione delle attuali strutture organizzative secondo una segmentazione gestionale delle posizioni per soglia di esposizione debitoria (come previsto dalle linee guida della BCE) anziché per area geografica, con una razionalizzazione dei presidi territoriali di riferimento (vd. Accordo allegato).
Il progetto interessa un perimetro di risorse attualmente pari a 331, che saranno redistribuite come segue: 13 al servizio supporto specialistico e qualità crediti non performing; 128 al servizio gestione massiva crediti problematici; 51 in area ristrutturazioni e asset problematici; 94 in area rischio anomalo. Delle restanti 45 risorse, 27 sono confluite nel fondo di solidarietà e pertanto la revisione organizzativa porta ad un recupero di 18 risorse.
L’Azienda si è impegnata attraverso colloqui gestionali a valutare le aspettative professionali e le esigenze delle risorse interessate per ricercare soluzioni condivise anche in ottica di riqualificazione professionale; laddove non fosse possibile una riallocazione all’interno della Direzione Crediti Non Performing, l’Azienda attiverà, su nostra esplicita richiesta, specifici programmi di riqualificazione, che possano favorire la riallocazione in ambiti operativi attigui agli attuali.
L’Azienda si è inoltre impegnata a dare priorità, compatibilmente con le esigenze operative, alle domande di trasferimento in essere del personale coinvolto, in caso di mobilità territoriali.
Come OO.SS., siamo riusciti a modificare l’impostazione del progetto iniziale dell’Azienda, che prevedeva una netta riduzione dei presidi e dei distaccamenti, ottenendo il mantenimento di un numero di Sedi adeguate a lavorazioni così specialistiche ed evitando così il ricorso ad una marcata mobilità.
Abbiamo inoltre richiesto ed ottenuto che, per favorire un puntuale seguimento del progetto, vengano previsti incontri con le RSA competenti, al fine di garantire una maggiore tutela nei confronti dei Colleghi coinvolti, e valutare le ricadute in relazione alle eventuali modifiche all’assetto organizzativo previsto dal presente Accordo.
Ricordiamo che sia il riassetto dell’Area Rischio Anomalo (riguardante i servizi Big Ticket e Mid Ticket), sia quello dell’Area Ristrutturazioni e Asset problematici (relativamente ai Settori Top Ticket, Big Ticket e Mid Ticket), prevederà la riconfigurazione delle attuali strutture organizzative secondo una segmentazione gestionale delle posizioni per soglia di esposizione debitoria (come previsto dalle linee guida della BCE) anziché per area geografica, con una razionalizzazione dei presidi territoriali di riferimento (vd. Accordo allegato).
Il progetto interessa un perimetro di risorse attualmente pari a 331, che saranno redistribuite come segue: 13 al servizio supporto specialistico e qualità crediti non performing; 128 al servizio gestione massiva crediti problematici; 51 in area ristrutturazioni e asset problematici; 94 in area rischio anomalo. Delle restanti 45 risorse, 27 sono confluite nel fondo di solidarietà e pertanto la revisione organizzativa porta ad un recupero di 18 risorse.
L’Azienda si è impegnata attraverso colloqui gestionali a valutare le aspettative professionali e le esigenze delle risorse interessate per ricercare soluzioni condivise anche in ottica di riqualificazione professionale; laddove non fosse possibile una riallocazione all’interno della Direzione Crediti Non Performing, l’Azienda attiverà, su nostra esplicita richiesta, specifici programmi di riqualificazione, che possano favorire la riallocazione in ambiti operativi attigui agli attuali.
L’Azienda si è inoltre impegnata a dare priorità, compatibilmente con le esigenze operative, alle domande di trasferimento in essere del personale coinvolto, in caso di mobilità territoriali.
Come OO.SS., siamo riusciti a modificare l’impostazione del progetto iniziale dell’Azienda, che prevedeva una netta riduzione dei presidi e dei distaccamenti, ottenendo il mantenimento di un numero di Sedi adeguate a lavorazioni così specialistiche ed evitando così il ricorso ad una marcata mobilità.
Abbiamo inoltre richiesto ed ottenuto che, per favorire un puntuale seguimento del progetto, vengano previsti incontri con le RSA competenti, al fine di garantire una maggiore tutela nei confronti dei Colleghi coinvolti, e valutare le ricadute in relazione alle eventuali modifiche all’assetto organizzativo previsto dal presente Accordo.