Interessa i dipendenti in servizio negli anni ‘91/‘93, con almeno 5 anni di anzianità, di Enti pubblici non economici, Ministeriali, Università, ex Aziende di Stato a ordinamento autonomo
SIENA. La Corte costituzionale, con sentenza n. 4 dell’11 gennaio 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 51, comma 3 della legge n. 388/2000 che escludeva la proroga al 31 dicembre 1993 del termine utile per la maturazione dell’anzianità di servizio ai fini dell’ottenimento della maggiorazione della RIA – Retribuzione Individuale di Anzianità – per i dipendenti di alcuni comparti: Enti pubblici non economici, Ministeriali, Università, ex Aziende di Stato a ordinamento autonomo.
Per il riconoscimento di tali importi bisognava però aver maturato un’esperienza pari a 5 anni di servizio alla data dell’1 gennaio 1990 o entro il limite della vigenza contrattuale (31.12.1990). Successivamente il decreto legge n. 384 del 1992 prorogò gli effetti del Dpr n. 44 del 1990 fino al 31.12.1993. Da qui la richiesta del riconoscimento della maggiorazione della RIA anche per i lavoratori che maturavano il requisito dell’anzianità di 5, 10 o 20 anni anche nel triennio 1991/1993. A limitare i ricorsi (con una giurisprudenza che si andava consolidando a favore dei lavoratori), come pure gli aumenti, intervenne la legge n. 388/2000 interpretando la proroga degli effetti del DPR 44/1990 escludendo i benefici della maggiorazione per anzianità maturate dopo il 1990. È proprio su questa norma interpretativa che interviene la Corte Costituzionale con sentenza del 14 gennaio scorso giudicandola incostituzionale.
La CGIL di Siena ed il patronato INCA, con le Categorie Funzione Pubblica, Sindacato Pensionati Italiani, Federazione Italiana Lavoratori Trasporti, Sindacato Lavoratori Comunicazione e Federazione Lavoratori Conoscenza, è a disposizione degli interessati per una valutazione personalizzata della propria situazione sulla possibilità di vedere eventualmente riconosciuto il diritto alla maggiorazione della RIA, ove spettante, e alla contestuale rivalutazione della pensione e TFS/TFR. Per questo l’organizzazione sindacale invita in particolare le lavoratrici e i lavoratori in servizio presso le Amministrazioni statali negli anni 1991, 1992 e 1993, anche già pensionati, a mettersi in contatto con le sedi CGIL e le Categorie sindacali di appartenenza entro il 31 dicembre 2024 per una verifica dei loro diritti. Tutti i recapiti sono disponibili su https://www.cgilsiena.org/