Colpo di scena: niente stipendi, niente datore di lavoro, ma procedura di licenziamento
SIENA. “Nel tardo pomeriggio di ieri – annunciano Samuele Bernardini e Beatrice Bernini, rispettivamente Filcams Cgil e Fisascat Cisl – abbiamo ricevuto la lettera di apertura della procedura di licenziamento per i lavoratori con 6 persone in esubero. E’ un atto intimidatorio, di prevaricazione, per una situazione che non hanno certo creato i lavoratori, ma i responsabili del Consorzio Gruppo Greco, nonché della Giesse Ristorazione affidataria del servizio. Non hanno trovato l’accordo a loro confacente con l’Università ed ora a farne le spese sono i lavoratori!”.
Ancor prima che arrivasse la notizia della procedura di licenziamento le organizzazioni sindacali hanno fatto richiesta ufficiale di istituire un tavolo con le parti interessate presso il Rettorato; successivamente, vista la gravità del comportamento tenuto dai responsabili del Consorzio Greco, Filcams Cgil e Fisascat Cisl hanno chiesto anche al Prefetto di convocare un incontro con tutte le parti interessate, Università-Consorzio-
“In questo momento – sottolineano Samuele Bernardini e Beatrice Bernini – i lavoratori si trovano di fronte ad una situazione paradossale e non si fermeranno certo di fronte a tanta ingiustizia, sono coesi e fortemente consapevoli che quelle sono le loro postazioni lavorative da decenni e che non può arrivare qualcuno che mette in dubbio l’impegno e la dedizione del loro operato”.
“Noi, forti della loro determinazione, – proseguono i sindacalisti – non cederemo per motivo alcuno a questa provocazione. Il Consorzio Greco-Giesse Ristorazione sta tentando tutte le strade per persuadere i lavoratori ad una resa, non solo sta mettendo di fronte una Istituzione come l’Università degli Studi di Siena ad una responsabilità e ad un’immagine ridicola, non solo ha un atteggiamento padronale nei confronti del proprio personale, ma adotta lo stesso comportamento anche nei confronti dell’Università stessa: “Non avete ascoltato le mie esigenze? Allora licenzio i lavoratori!”.
“Chiediamo alle istituzioni di intervenire per assicurare una continuità occupazionale – concludono Filcams Cgil e Fisascat Cisl – e a tutti i lavoratori, soprattutto a quelli che operano negli appalti, di mostrare solidarietà a questi colleghi che stanno lottando per i loro diritti e la loro dignità”.