SIENA. Signor presidente, come certamente saprà, l’operazione che ha portato alla nascita della società Fruendo srl contestata sul piano legale, ha generato oltre seicento cause legali individuali avverso la cessione; sappiamo bene quanto i percorsi legali siano lunghi, costosi, incerti; ma allo stato ci sono state quattro sentenze di primo grado, tre delle quali affermanti la non esistenza del ramo d’azienda e la nullità della cessione, con relativi obblighi per la Banca. In particolare, una di queste sentenze è fortemente dettagliata e motivata (tribunale di Siena), un’altra particolarmente autorevole (ne è autore il presidente della sezione lavoro del tribunale di Roma).
In questi giorni l’azionista di maggioranza di Fruendo annuncia una importante iniziativa industriale, che porta la sua azienda verso il gruppo ICBPI, insieme a SETEFI; in nome di questa rilevante operazione, che potrebbe generare valore, l’azionista propone di pervenire ad un accordo aziendale in Fruendo e di “pacificare” la situazione, segnalando come il contenzioso legale costituisce elemento lesivo delle opportunità di mercato e delle prospettive dell’azienda stessa.
Alla luce di tutto quanto espresso siamo a chiedere un Suo autorevole intervento, affinché possa far valere il suo punto di vista di Presidente della Banca con attenzione agli interessi della Banca stessa e degli azionisti, con la libertà di pensiero di chi non ha avuto un ruolo in tutta la vicenda; ma che, a nostro rispettoso parere, non può non affrontarne i nodi ora.
Noi, istituzionalmente preposti alla tutela degli interessi dei lavoratori, siamo pronti a fare la nostra parte, ma chiediamo con determinazione e convinzione che altrettanto facciano tutte le parti in causa; a tal fine abbiamo perseguito la costituzione di un tavolo con le OO.SS. di Monte Paschi e le aziende stesse, nel quale abbiamo illustrato le nostre richieste; detto tavolo ha avuto vita di un giorno, poi da due mesi non ha avuto seguito.
In questa situazione, a nome dei lavoratori di Fruendo, esprimiamo il nostro senso di responsabilità, dichiarando come sia giusto ed opportuno agire in modo da fare il meglio per tutte le parti in causa; consentire al progetto industriale di Bassilichi-ICBPI di decollare, a Fruendo di prosperare, ai lavoratori di avere ciò che più conta e sui cui non possiamo negoziare; i posti di lavoro e i loro diritti legali.
Quindi siamo pronti a ricercare con Fruendo il miglior accordo aziendale possibile per tutti, un eventuale accesso al fondo di settore per l’accompagnamento in esodo, di quanti risultassero non necessari al lavoro; ma contestualmente riteniamo doveroso, al fine di evitare lunghi, costosi ed incerti contenziosi legali, che Monte Paschi riconosca che la cessione è avvenuta con modalità improprie, che si trattava non di ramo d’azienda, ma di cessione di attività e di contratti di lavoro, per i quali era necessario il consenso dei singoli lavoratori; dando ora a tutti ciò che è stato erroneamente negato allora, il diritto di decidere.
Fiduciosi che Lei, quale massimo esponente della Banca, non coinvolto nella storia di queste scelte in quanto designato al ruolo attuale soltanto nel 2015 – e pertanto libero da condizionamenti – non negherà la Sua riflessione con l’autorevolezza della sua persona, inviamo distinti saluti.
FRUENDO SRL – le segreterie di Coordinamento