SIENA. Le previsioni dei sindacati locali di categoria Cgil, Cisl e Uil sono amare. Nell’incontro al Ministero delle Imprese, hanno riferito, l’azienda non ha presentato il piano industriale, ma ha mostrato alcune slide per il sito di viale Toselli.
“Ci hanno fatto vedere delle situazioni dove si evidenzia l’assenza di margini di miglioramento – dice il segretario della Fiom Cgil di Siena Daniela Miniero- per le linee di produzione del lavaggio e del freddo. L’azienda, con le parti sociali e con il Governo, si è detta disponibile a evitare ulteriori perdite di cassa. Ma se non ci sono investimenti allora vuol dire che questo è un accompagnamento dolce alla chiusura”.
Il nuovo incontro è in programma il 20 novembre a palazzo Piacentini. In quell’occasione Beko dovrebbe svelare il piano di ristrutturazione per il settore elettrodomestico e anche i dettagli di un piano industriale.
Il sito senese si aggrappa per ora alla misura del Golden Power. “Ci hanno detto che faranno il possibile per rispettare i dettami”, aggiunge Miniero. Mentre per il segretario della Fim Cisl di Siena, Giuseppe Cesarano, “questa misura dovrebbe andare avanti almeno fino a quando proseguirà la trattativa con le organizzazioni”. Ma per Cesarano la situazione “è drammatica”. E prosegue: “Non hanno detto che chiudono viale Toselli, ma sembra un dato di fatto. Noi abbiamo ricordato come sia necessario il mantenimento delle strutture in Italia”.
L’assenza di un piano industriale, sottolinea il segretario della Uilm di Siena Massimo Martini, “era preventivata. Intanto – ha aggiunto – prendiamo tempo e vediamo se riusciamo a trovare una soluzione più avanti. Su viale Toselli bisogna lavorare e capire quali possibilità ci sono”.