SIENA. Esprimiamo forte preoccupazione per il clima di crescente conflittualità che si registra nel Tribunale di Siena così come espresso negli articoli di stampa di venerdì scorso e nel comunicato dell’Assemblea degli Avvocati di Siena del 23/4/15.
Respingiamo innanzitutto con fermezza le accuse indiscriminate di “maleducazione” rivolte al personale del Tribunale perché ingiuste e offensive, soprattutto nei confronti di chi ogni giorno è costretto a lavorare in condizioni ambientali e organizzative insostenibili.
La Giustizia senese in questi ultimi due anni si è trovata al centro di forti e difficili trasformazioni organizzative a causa dell’accorpamento dei Tribunali della Provincia a quello senese, cambiamenti che hanno provocato gravissimi disagi alla cittadinanza per la perdita di prossimità dei servizi di Giustizia ma che hanno causato agli operatori ed in particolare al personale amministrativo lo stravolgimento della propria vita, trovandosi da un giorno all’altro a dover affrontare un carico di lavoro triplicato con una scopertura di organico intorno al 50% senza alcuna indennità di trasferimento nonostante il pendolarismo forzato a cui sono obbligati giornalmente.
Tutto il personale ha dovuto, in assenza di una Dirigenza Amministrativa, (solo formalmente coperta) procedere in solitudine alla riorganizzazione dei servizi in condizioni ambientali difficilissime, postazioni di lavoro incastrate tra le pratiche, pavimenti coperti da pile di fascicoli che non consentono il passaggio tra le stanze, postazioni di lavoro oppresse da scaffalature addossate piene di fascicoli che consentono a malapena la rotazione della sedia.
In questo contesto, l’assenza di una Dirigenza Amministrativa che coordinasse l’accorpamento e riorganizzasse i servizi ha determinato gravi disagi per tutti gli operatori e la cittadinanza.
Tuttavia, il personale tutto, pur in assenza di chiusura delle cancellerie, con il massimo impegno e senso di responsabilità ha cercato di fare fronte ai disagi e garantire i servizi all’utenza, sopportando anche con ripercussioni personali, le conseguenze dei cambiamenti intervenuti.
Stigmatizziamo comunque comportamenti arroganti e risposte non educate da parte di chiunque, Personale e Avvocati e riteniamo offensivo procedere con accuse generalizzate e indistinte verso tutti i dipendenti così come apparse sui giornali e sul comunicato dell’Assemblea degli Avvocati di Siena del 23/4/15.
Ricordiamo infine che l’ispezione ministeriale rientra nella normale programmazione di controllo della qualità del lavoro del Ministero.
Si invitano pertanto tutti coloro che operano nella Giustizia a ritrovare modalità di interlocuzione più idonee e rispettose ritenendo che la strada dell’accusa e dell’offesa pubblica non sia foriera di alcun costrutto, destabilizzando ulteriormente la Giustizia senese.
RSU DEL TRIBUNALE DI SIENA