Protestano i Cobas del lavoro privato della Toscana
FIRENZE. La Regione Toscana ha abrogato, con delibera pubblicata sul Bollettino Regionale del 5 Agosto, il contributo di integrazione al reddito per i Lavoratori coinvolti nei Contratti di Solidarietà, pari a circa il 10% della cifra a carico dell’ INPS.
Una decisione inaudita e inaccettabile che metterà in difficoltà decine di migliaia di lavoratori toscani.
In concomitanza con l’approvazione degli ultimi decreti attuativi del jobs act, la Giunta Regionale Toscana e il suo capintesta, il governatore Rossi (che non per caso ha assunto anche l’assessorato al lavoro), hanno voluto fare le cose in grande, portando un attacco sfrontato al reddito di chi già è sull’orlo della miseria.
Così, è stato abolito in maniera inaspettata un contributo rivelatosi nel corso degli anni determinante per migliaia di vertenze.
Questo conferma la natura antisociale della “Toscana laboratorio del jobs act” (di cui si vantò con toni trionfalistici il presidente Rossi nel febbraio scorso), in linea col jobs act complessivo e, in particolare, con il suo ultimo decreto attuativo, con cui si è data una mazzata agli ammortizzatori sociali.
In questo modo il governatore Rossi si rivela essere semplicemente l’altra faccia della medaglia del PD del premier Renzi, come dimostrano la cancellazione del contributo in questione e i tagli alla sanità, che ormai imperversano da anni e che si acuiranno nei prossimi mesi.
Come Cobas Lavoro Privato Toscana, da sempre contro le politiche forcaiole dei vari governi, continueremo a portare il nostro contributo per combattere le politiche del governo Renzi e dei suoi luogotenenti regionali, anche cercando di costruire alleanze sociali per allargare il fronte di quanti dicono NO a questo stato di cose.
COBAS LAVORO PRIVATO TOSCANA