“E’ la cifra della cialtroneria che contraddistingue l’operato di questa amministrazione"
SIENA. Da Flc Cgil Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Ieri sera, a causa delle forti piogge, la Sindaca di Siena Nicoletta Fabio ha comunicato sul sito web dell’Ente al link https://www.comune.siena.it/novita/maltempo-siena-domani-scuole-chiuse la chiusura di tutte le scuole, di ogni ordine e grado, all’interno del Comune; una notizia che, naturalmente, è circolata, subito, in tutti gli organi di informazione locali.
I Dirigenti Scolastici hanno pubblicato, prontamente e responsabilmente, la notizia nel sito web della scuola, inserendo il link alla pagina del Comune, forti anche dell’Ordinanza della Sindaca; di conseguenza, gli studenti e tutto il personale (docente e ATA) delle scuole di Siena, stamattina, venerdì 18 ottobre, sono rimasti legittimamente a casa.
Peccato, però, che la Sindaca, poche ore dopo aver diramato la prima comunicazione, abbia cambiato idea, optando, prima, per una nuova disposizione, stavolta di “sospensione delle attività didattiche” (https://www.comune.siena.it/novita/maltempo-siena-domani-sospensione-delle-attivita-didattiche-nelle-scuole), e, successivamente, per questa nuova, e inesistente, formulazione: “chiusura delle attività didattiche” (https://www.comune.siena.it/novita/maltempo-siena-domani-chiusura-delle-attivita-didattiche-nelle-scuole).
L’aspetto gravissimo della vicenda, oltre al fatto che la chiusura delle attività didattiche non esiste, è che non sia stata data comunicazione alle scuole di questo cambio di linea dell’Amministrazione. Nemmeno nel sito web del Comune ve n’è traccia, tanto che, se si clicca sui primi due link, non appare una rettifica bensì la scritta “The requested page was not found.”. Tra chiusura delle scuole e sospensione delle attività didattiche, infatti, c’è una grande differenza e la Sindaca Nicoletta Fabio, che proviene dal mondo della scuola, dovrebbe saperlo: nel primo caso sono autorizzati, anzi devono restare a casa tutti, studenti, insegnanti e personale ATA (personale tecnico-amministrativo e collaboratori scolastici), mentre nel secondo caso il personale ATA deve recarsi a scuola, a meno che non prenda ferie o altri istituti contrattuali.
Si tratta, dunque, di una vicenda molto grave che dà la cifra della cialtroneria che contraddistingue l’operato di questa Amministrazione, perfettamente in linea con il Governo, di cui è un’immagine fedele”.