CASOLE D’ELSA. Ieri è stata svolta l’assemblea delle lavoratrici e lavoratori PR Industrial dove come Fiom Toscana abbiamo ribadito tutto il nostro sostegno alla mobilitazione e la ferma condanna a quella che si presenta come una vera e propria ingiustizia nei confronti di lavoratori con contratti atipici che si vedono costretti a subire personalmente la rinuncia ai diritti ed ai premi che hanno gli altri lavoratori dipendenti in cambio dell’assunzione.
La Pr Industrial dovrebbe rispettare gli accordi sindacali esistenti, dove è già prevista una specifica condizione che riguarda i lavoratori nuovi assunti. Invece perché pone un problema in forma ricattatoria? Cosa hanno a che vedere gli investimenti, a cui siamo i primi ad essere interessati, con il risparmio di qualche migliaio di euro sulle spalle di lavoratori che devono essere assunti? Ma si può davvero arrivare a porre questo tipo di ricatti in uno stato di diritto? È mai possibile che dei lavoratori si debbano trovare a subire queste umiliazioni a tutti gli effetti, essere portati alla Direzione Provinciale del Lavoro (DPL) per fargli rinunciare all’applicazione degli accordi siglati tra azienda e sindacato?
Lo sviluppo industriale, e questi anni di crisi lo hanno insegnato, si persegue con gli investimenti, il coinvolgimento dei lavoratori attraverso i loro rappresentanti sindacali ed un livello retributivo adeguato, il tentativo di dividere i lavoratori, mettere in discussione il ruolo delle rappresentanze sindacali e’ il contrario di ciò che serve a dare slancio all’impresa.
Siamo pronti,come sempre, al dialogo ed a parlare di sviluppo dell’impresa, nello stesso tempo pretendiamo l’applicazione degli accordi sindacali vigenti, precisando che, non lasceremo mai nessun lavoratore da solo a subire condizioni ricattatorie.
Massimo Braccini (segretario generale Fiom Cgil Toscana)