SIENA. Ieri l’ennesima tragedia sul lavoro consumata in agricoltura, ancora una persona che ha perso la vita schiacciata dal trattore con il quale stava lavorando. In attesa di capire meglio le dinamiche dell’infortunio mortale, la CGIL e la FLAI CGIL (il sindacato dei Lavoratori dell’Agro Industria) esprimono cordoglio e rabbia ma non rassegnazione.
“Purtroppo quello della sicurezza nei luoghi di lavoro è un tema di sempre scottante attualità. – dichiara la CGIL – La prevenzione, la formazione e la consapevolezza del rischio sono fra gli strumenti più importanti che abbiamo a disposizione per invertire questa infinita tragedia. Poi è fondamentale che le normative vengano applicate appieno, sia in termini di rispetto degli adempimenti previsti dalla legge e dai contratti, sia per quanto riguarda la sicurezza. Servono più controlli e più sanzioni. Purtroppo anche l’aspetto economico incide profondamente su queste dinamiche”.
“I dati non lasciano dubbi sulla gravità del problema delle morti in agricoltura, – aggiunge la FLAI CGIL – urge una massiccia diffusione della cultura della sicurezza nel settore agricolo, in primis per impedire che i mezzi agricoli continuino ad essere la prima causa di morte nei campi.”.
“Inoltre in questi ultimi anni – aggiunge la FLAI CGIL – il mondo agricolo ha visto un vero e proprio dilagare dell’utilizzo degli appalti, dei voucher, un’ulteriore frammentazione del lavoro che rende i lavoratori sempre più fragili, più esposti, proprio a partire dalla sicurezza. La deregolamentazione del mercato del lavoro, o meglio l’istituzionalizzazione della precarietà, fa sì che le regole che sono alla base della sicurezza vengano disattese incidendo profondamente sulla qualità del lavoro e della vita dei lavoratori”.