Ecco le motivazioni
SIENA. 11 ottobre: I COBAS, insieme a tutto il sindacalismo conflittuale, convocano lo sciopero generale e manifestazioni nelle principali citta’.
Con lo sciopero generale dell’11 ottobre I COBAS puntano ad una radicale inversione di tendenza, rivendicando:
– la riduzione del tempo di lavoro a parità di salario per contrastare la disoccupazione dovuta all’informatizzazione e robotizzazione della produzione;
– un lavoro di qualità in termini di diritti, con il ritorno al contratto a tempo indeterminato come regola generale, l’innalzamento dei salari reali anche con un salario minimo legale europeo, l’abolizione del Jobs Act e della riforma Fornero sui licenziamenti individuali e collettivi; parità salariale per le donne; no allo sblocco dei licenziamenti; no alla sospensione del reddito per mancanza di Green pass; sì alla soppressione di appalti e con Re-internalizzazioni a partire dal pubblico impiego.
– Pensioni di vecchiaia a 60 anni, rivalutazione delle pensioni attuali e pensioni pubbliche garantite ai giovani
– un reddito effettivamente universale, esteso anche alle/ai migranti, che rafforzi il potere contrattuale dei lavoratori/trici;
– il rafforzamento dei sistemi ispettivi e del ruolo delle RLS, per una reale sicurezza sul lavoro, maggiori sanzioni per i datori di lavoro inadempienti;
– l’effettiva inversione di tendenza rispetto ai disastri ecologici e al cambiamento climatico provocati dal capitalismo, evitando operazioni di green washing;
– il rilancio dello Stato sociale, tramite:
a) investimenti nella scuola pubblica, con la riduzione del numero di alunne/i.
b) investimenti nella sanità pubblica con l’assunzione a tempo indeterminato di Operatori Socio Sanitari finob ai medici, potenziando la medicina sul territorio , contro l’aziendalizzazione e la privatizzazione della sanità;
c) potenziamento del trasporto pubblico, invertendo la tendenza rispetto alla privatizzazione e aziendalizzazione degli ultimi decenni, con il ritorno alla gestione diretta da parte dei soggetti pubblici.;
d) lavoro pubblico utile e necessario per sostituire quello privato e iniziare a spostare l’interesse da ciò che produce profitto a ciò che è davvero utile e necessario: assunzioni di massa nel pubblico impiego per rispondere a domande sociali (che oggi trovano risposte talvolta con appalti di beni o servizi e privatizzazioni varie): – istruzione a tutti i livelli (dall’asilo all’università); – cultura: archivi, biblioteche, musei; – tutela, manutenzione, cura di parchi e riserve; – governo del territorio e del mercato immobiliare: programmazione, pianificazione, attuazione; – tutela dell’ambiente e del paesaggio: programmazione, pianificazione, attuazione; – sanità e salute (compresa la prevenzione, es palestre): tutti i livelli. In particolare per superare la delega alle donne del lavoro di cura predisposizione di nuovi appositi servizi di qualità: assunzioni nel settore pubblico per la cura degli anziani, in casa a ore o in modo permanente e presso apposite strutture residenziali, tempo libero- culturali, – assunzioni di massa per cura bambini di tutte le età: asilo, doposcuola, tempo libero, istruzione cultura gioco.
Contro la repressione degli scioperi e delle lotte sociali, per una vera democrazia nelle aziende: contro il monopolio delle organizzazioni sindacali concertative, per dare ai lavoratori/trici il potere di decidere chi deve rappresentarli.
Con questa piattaforma, i COBAS hanno convocato, insieme a tutto il sindacalismo conflittuale e di base, lo sciopero generale dell’11 ottobre e manifestazioni locali nelle principali città.
COBAS PUBBLICO IMPIEGO SANITA SIENA