Il segretario generale: "153 buche tra Poggibonsi e Siena”
SIENA. Da Claudio Guggiari, segretario generale CGIL Sienaricceviamo e pubblichiamo.
“Qualche tempo fa tra Ministro alle Infrastrutture, Presidente dell’ANAS, ecc. i guru degli interventi su gran parte della nostra viabilità si presentarono a Siena accolti da non poche Amministrazioni locali per spiegarci quante operazioni erano state fatte, in particolare sulle nostre strade, e quante ne sarebbero state fatte nei prossimi anni, a partire dal raccordo Siena-Firenze.
Tutti – ad eccezione del sindaco di Siena, se non ricordo male, che avanzò qualche perplessità – dipinsero una storia scritta e da scrivere quasi idilliaca. Addirittura che era stato predisposto il monitoraggio sui lavori effettuati, inesistente fino a pochi mesi prima.
Mentre scrivo ho notizia di un ennesimo incidente sulla corsia sud della Siena-Firenze accorso evidentemente dopo il mio passaggio per recarmi al lavoro a Siena, non so se favorito dal cantiere volante allestito poco dopo Monteriggioni o meno. Spero non ci siano gravi conseguenze per le persone, ma è un fatto che anche questi sono accadimenti che si verificano spesso su quella strada.
Stamani tuttavia mi sono deciso a fare una cosa che da tempo stavo meditando: contare le buche che da Poggibonsi a Siena si incontrano sul raccordo. Bene, transitando sulla corsia di destra direzione sud ne ho contate, sicuramente per difetto, 153: alcune sono quasi crateri. Il problema riguarda un po’ tutta la provincia, lo sappiamo, a partire dalla Siena-Bettolle. E non mi si dica che le abbondanti piogge delle ultime settimane hanno determinato queste condizioni, sarebbe un’offesa a chi transita le strade giornalmente.
Dunque queste sarebbero le attenzioni riservate alla nostra viabilità? Incidenti, file, sassi che ti arrivano sulla carrozzeria a go-go, qualità degli interventi, mancanza di controlli e monitoraggio che facciano scattare gli stessi prontamente prima che un deterioramento diventi buca… Tutto ciò sarebbe ancora più importante con una certa ripresa del traffico pesante che ovviamente può causare una maggiore usura del manto stradale.
Non sono un tecnico e non posso dare giudizi a questo livello, ma come guidatore l’impressione che ho è che le strutture della Siena-Firenze e forse anche della Siena-Bettolle non siano adeguate, a meno che la qualità degli interventi di riparazione non sia in linea con i bisogni, non so se anche con gli obbiettivi degli appalti.
Credo sia abbastanza chiaro a tutti che se dovessimo dirottare tutto il traffico, anche per brevi tratti, sulla viabilità ordinaria, per la nostra provincia sarebbe la paralisi. Sono quindi di nuovo a sollecitare attenzione sul tema. Io spero e chiedo, anche a fronte di una evidente arretratezza del nostro sistema ferroviario locale (mancanza doppio binario) che tutte le Istituzioni si facciano portavoce di questa situazione presso gli organi competenti e si possa davvero contare su una attenzione in linea con le evidenti necessità.
Le strade sono una vetrina per il turismo che approda su un territorio, sono essenziali per lo sviluppo produttivo, sono basilari per gli spostamenti dei cittadini, ad esempio per lavoro o per curarsi, non possiamo farne a meno. E la politica degli investimenti pubblici va ripensata. L’austerity, il pareggio di bilancio, stano erodendo dalla sanità alla scuola, alla viabilità, ecc. le condizioni di uguaglianza e di convivenza democratica in questo paese e vanno profondamente ripensate”.