"La nostra responsabilità vorremmo metterla al servizio del Paese, ma non ci risulta che qualcuno del Governo sia interessato" scrive il segretario
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che il segretario provinciale della Cgil, Claudio Guggiari ha indirizzato al Ministro del Lavoro Poletti all’indomani della sua visita a Siena
“Caro Ministro Poletti,
cambiamento non è una parola astratta. Da noi si dice “Si sa quello che si perde non si sa quello che si trova” e la saggezza dei vecchi non andrebbe mai messa in discussione… E di responsabilità i lavoratori ne hanno messa tanta, a partire da chi lavora nell’artigianato, visto che ci sono contratti nazionali non più rinnovati da oltre 5 anni, per non parlare dei dipendenti pubblici. ‘In cambio’ hanno ottenuto il jobs act, ovvero la possibilità per un ‘padrone’ di cacciare dall’impresa una persona senza motivi legittimi. Se aumenta molto modestamente l’occupazione lo si deve soprattutto a due fattori: agli sgravi contributivi applicati alla stipula dei contratti a(lle non) tutele crescenti e all’aumento dei rapporti di lavoro precari. Per i giovani in realtà le condizioni occupazionali peggiorano.
Per stabilizzare e rilanciare il nostro sistema economico e sociale funzionerebbero certamente meglio equità fiscale, patrimoniale, politica industriale, rinnovi contrattuali, riforma previdenziale con anticipo senza penalizzazioni dell’età di quiescenza, lotta all’evasione, investimenti pubblici e privati.
A proposito di responsabilità, la nostra vorremmo metterla come sempre al servizio del Paese, ma non ci risulta che qualcuno del Governo sia interessato”.
Claudio Guggiari